La leggenda narra che il nome iniziale doveva essere “Le Ombre”, come omaggio al gruppo inglese Shadows, ma i quattro pionieri della band optarono invece per Le Orme, in quanto “ombra” in lingua veneta significa anche e soprattutto “bicchiere di vino”. La prima incisione ufficiale è del 1967 e da allora è stato sempre un crescendo fino ad arrivare a uno dei primi album del Rock Progressivo italiano: Collage del 1971. Poi sempre più su con Uomo di pezza (1972) e, a parere di molti, il top della loro carriera: Felona e Sorona (1973).
Le Orme insieme al Banco del Mutuo Soccorso, Balletto di Bronzo, Premiata Forneria Marconi, New Trolls, Osanna e tanti, tantissimi altri gruppi, hanno caratterizzato la musica fuori degli schemi dei primi anni '70. Poi un lento declino.
«In quel periodo il suono delle tastiere aveva cominciato a stancare. Il mellotron, il sintetizzatore mini moog, l’eminent e tutte le altre erano presenti in tutti i dischi, non si riusciva più ad apprezzare nemmeno i lavori dei grandi Emerson Lake & Palmer. Dovevamo cercare al più presto un altro strumento che rinnovasse il nostro sound e la chitarra mi sembrava la più indicata».
Le parole ora appaiono ataviche. Le ha pronunciate Toni Pagliuca, storico membro de Le Orme insieme ad Aldo Tagliapietra e Michi Dei Rossi.
Il 2015 per la band veneziana è un anno importante, si festeggiano, infatti, i 50 anni della loro nascita.
E per l’occasione, proprio Dei Rossi, il batterista che ha ereditato e porta avanti il nome del gruppo, ha voluto invitare al singolare compleanno tutti gli ex.
Lo stesso Pagliuca, assente da 23 anni, ha accettato e venerdì 27 al Planet di Roma secondo appuntamento live dopo quello di Vittorio Veneto.
L'IDEA DI MICHI DEI ROSSI
«Per questo cinquantennale –commenta Michi- ho voluto, d'accordo con gli altri del gruppo (Michele Bon alle tastiere, Fabio Trentini al basso/voce/chitarra acustica, e il nostro manager Enrico Vesco) invitare all'appuntamento i membri che hanno fatto parte delle varie formazioni della discografia Orme.
TAGLIAPIETRA, IL GRANDE ASSENTE
Pagliuca ci sarà, e Aldo Tagliapietra, altro storico membro della band? A Roma sembra proprio di no.
«Aldo nel 2009 è uscito dal gruppo per seguire la sua strada. Inevitabile che dopo tanti anni insieme ci siano state delle difficoltà ma io non nutro rancori... sarà la vita a stabilire cosa potrà ancora succedere tra noi. Mi dispiace tantissimo di non poter accontentare i numerosi appelli dei fan. Io continua dei Rossi- volevo solo restituire ai fan le emozioni, l'amore e l'energia che ci hanno regalato in questi anni. A loro va tutta la mia gratitudine e tutto il mio affetto».
LA PORTA SI APRE
Ma il batterista va anche oltre e lancia una sorta di appello: «Spero in qualche ripensamento –dice ancora-, ho lasciato la porta socchiusa e chi vuole entrare, con una leggera spinta, piò riaprire la porta».
Tagliapietra ha detto che non può però sentirsi ospite a casa sua, lei cosa ne pensa?
«Sì, credo sia vero. Se facciamo una reunion, allora siamo tutti uguali. Siamo tre leader e sarà il pubblico a scegliere la scaletta. Toni è rientrato, farà la parte centrale del concerto. Ha dato il La»
A questo punto cosa farà Tagliapietra?
IL BUIO DEGLI ANNI '80 E '90
Michi dei Rossi parla anche della sua esperienza musicale.
«Ho vissuto anni bui, soprattutto gli ’80 e ’90. Mi sono sentito perso, volevo addirittura cambiare mestiere. In quel periodo non c’era alcun modo per esprimersi».
Poi la rinascita e ora 50 anni di onorata carriera.
TRA I PRIMI 10 ALBUM AL MONDO
Ma è vero che siete stati nella classifica mondiale tra i primi 10 gruppi Prog?
«Sì, è vero. Era una classifica che era stata fatta in Brasile e Felona e Sorona, il nostro concept album, si era attestato al nono posto. Conservo ancora gelosamente la documentazione».
Per Michi dei Rossi la loro storia non è ancora terminata.
«Lo ha dimostrato il successo dell'ultimo album in studio, La via della seta. Il pubblico ci ha seguito anche dal vivo nei più di 300 concerti, in Italia e all'estero, dal 2010 a oggi».
UN NUOVO DISCO ENTRO IL 2016
Per adesso il tour è solo di tre date, ma a maggio partirà quello estivo e chissà cosa potrà accadere. «A fine anno vorremmo realizzare un disco live, mentre speriamo di completare il nuovo Lp per la primavera del 2016 -continua Dei Rossi-, abbiamo già pronti due brani inediti».
Al live del Planet in scena venerdì, organizzato dall'onnipresente e instancabile Guido Bellachioma, ci saranno anche William Dotto alla chitarra e Federico Gava al pianoforte, mentre a supportare l'intero concerto sono stati chiamati il Rovescio della Medaglia, altra storica prog band e i Divae.
Ma sulla band, soprattutto, aleggia una speranza: il ritorno di Aldo Tagliapietra.
Dei Rossi è stato chiaro, mentre in un loro vecchio e importante brano la porta era chiusa, ora per entrare non servirà neppure più la chiave.
LE FORMAZIONI
LE ORME
Michi Dei Rossi: batteria
Tony Pagliuca: organo e tastiere
Michele Bon: tastiere
Fabio Trentini: basso, chitarra acustica e voce
William Dotto: chitarre
Federico Gava: pianoforte e tastiere
DIVAE
Vincenzo Di Francesco: tastiere
Alessandro Costanzo: voce
Fabio Cerrone: chitarre (Twin Dragons, Virtual Dream, Steve Vai, Paul Gilbert)
Davide Pistoni: tastiere (Premiata Forneria Marconi, Phil Collins, Santana, Claudio Baglioni, Zucchero)
Francesco Isola: batteria (Debbie Bonham, Massimo Ranieri, Luca Barbarossa, Phill Collins, Mo Foster)
Lorenzo Trincia: basso (Eddie and The Hot Rocks, Nono Cerchio con Franz Di Cioccio della PFM, Hyperdrive, di supporto a Ron Thal, attuale chitarrista dei Guns 'n Roses e Uli Jon Roth, già solista degli Scorpions)
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA
Enzo Vita: chitarre
Pino Ballarini: voce
Elio Volpini: basso (Flea, L'Uovo di Colombo, Etna, Claudio Lolli)
Phill Salera: chitarre (Zucchero, Renato Zero, Giorgia, Patty Pravo, Donatella Rettore, Eros Ramazzotti)
Francesco Isola: batteria
Davide Pistoni: tastiere
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