I Subsonica al Messaggero tv: «Ecco il tour dei nostri 18 anni insieme»

I Subsonica al Messaggero tv: «Ecco il tour dei nostri 18 anni insieme»
di Marco Molendini
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Sabato 18 Ottobre 2014, 06:08 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 18:24

Quasi venti (anni) e non sono uno scherzo per una rock band nelle cui vene scorre il sangue alternativo. Frutto ormai consolidato del mondo indie, i Subsonica, sono diventati uno dei gruppi più in vista, più inventivi, più effervescenti, più accreditati e più credibili, oltre che più seguiti del rock nazionale.

Una posizione conquistata sul campo, concerto dopo concerto, tour dopo tour, disco dopo disco, canzone dopo canzone. E ora sta per aprirsi un nuovo capitolo che parte da un album ambizioso e curatissimo, Una nave in una foresta, che si propone di interpretare il senso di smarrimento che il Paese, e in particolare i ragazzi, stanno vivendo di questi tempi. Al disco seguirà l'inevitabile tour nei palasport. Proprio in queste settimane la band torinese sta scaldando i muscoli, allenandosi musicalmente e scegliendo il materiale che farà parte dei live: primo appuntamento a Jesolo il 31 ottobre, poi il resto d'Italia, compreso il Palalottomatica il 21 novembre.

LO SPETTACOLO

«E' il tour nei nostri diciott'anni insieme. Siamo diventati maggiorenni, prenderemo presto patente» scherza Max Casacci, il chitarrista venuto a trovarci al Messaggero assieme ai suoi compagni di lavoro, Samuel, il vocalist, Ninja il batterista, Vicio il bassista. Unico assente Boosta, il tastierista, colpito da una febbre improvvisa. «L'ora del debutto è vicina. Le nuove canzoni ci stanno dando soddisfazione» racconta Max. E Samuel aggiunge: «Sarà uno spettacolo ambizioso, con musica da ascoltare, ma anche da ballare». Senza dimenticare i contenuti di un disco che vuole intercettare le ansie del momento. «Il titolo dell'album, che è anche il titolo del primo brano, ha un qualcosa di epico e si rifà a un vecchio detto piemontese, Na barca ' nt in bòsch, la barca nel bosco, noi pensando a una nave l'abbiamo reso più megalomane» dice Max.

E Samuel spiega: «E' un detto che descrive un senso di inadeguatezza. Ed è il sentimento nostro e di tante persone che conosciamo e che si rifà indubbiamente a un sentimento comune oggi in Italia». Riprende Max: «Sono soprattutto i ragazzi a viverlo. La crisi sta picchiando duro e l'invito è ad avere una reazione».

Il tour, però, non si propone come un viaggio promozionale del nuovo disco e basta. Ci sarà spazio per i titoli nuovi, ma anche per il resto: «Abbiamo sette cd da cui pescare, ma non possiamo suonare sei ore. Così abbiamo cominciato a postare sui nostri social network i nostri pezzi chiedendo al pubblico: questo vorreste ancora ascoltarlo?». Aggiunge Vicio: «L'impatto scenico sarà molto importane con strutture semoventi, i video che saranno parte dell'effetto luminoso e vestiremo giacche particolari che permetteranno di proiettare immagini anche sui nostri corpi».

Insomma, la promessa è quella di un impatto vistoso, anche se giocato tutto sul risparmio energetico: «Siamo il secondo gruppo al mondo dopo i Radiohead a usare soltanto led», fa notare Vicio. In qualche data dovrebbe far parte della comitiva anche Michelangelo Pistoletto, artista piemontese (come i Subsonica) che ha partecipato all'album: «Per noi la collaborazione con un artista visivo come lui è una novità - spiega Ninja -. Ci ha affascinato con i suoi racconti e lo abbiamo invitato a far parte con la sua voce del pezzo Terzo paradiso». Ci sarà, comunque, una sua presenza nelle prove dal vivo e in qualche data.

L'ACCORDO

I quattro si integrano nei ragionamenti e nelle spiegazioni, segno di un accordo che segue regole precise: «Il nostro metodo è quello di lasciare ad ognuno di noi degli spazi individuali, salvo poi tornare a sincronizzare e far viaggiare insieme i nostri cinque flussi creativi. Credo che l'elemento fondamentale - dice Samuel - sia la stima reciproca. Anche negli inevitabili momenti di tensione il fatto di apprezzare quello che fa l'altro ti fa tornare la voglia di andare avanti».