Non poteva che essere così: uno spettacolo teatrale che strizza l’occhio alla multimedialità, ricco di effetti speciali e di video proiezioni. Ecco il Don Giovanni di Alessandro Preziosi, impegnato nel doppio ruolo di regista e attore. «Il Don Giovanni non rappresenta solo un viaggio nella seduzione, ma anche una provocazione perché è difficile capire che cosa ci sia in lui di vero e di falso, non diversamente da quanto accade con me, in quanto attore e personaggio pubblico di cui si dicono e scrivono molte cose, a volte pure contradditorie».
Sono state numerosissime le rappresentazioni teatrali con protagonista Don Giovanni. Perché il pubblico dovrebbe appassionarsi alla sua versione?
«Don Giovanni è un testo classico, ma assolutamente moderno, che induce a una profonda riflessione sul senso e il mistero della vita».
Parliamo un po’ anche di vita privata. Hai detto di essere un padre in crisi. Perché?
Semplicemente perché quando i figli crescono ci si sente un po’ persi.
Per i tuoi figli cosa sogni? Che realizzino le loro ambizioni e trovino la loro strada. Ti piacerebbe seguissero le tue orme?
No, perché l’acqua le ha già cancellate.
Dopo 3 anni, qual è il bilancio della tua relazione con Greta Carandini?
Tutto bene, grazie!
Vi piacerebbe avere un figlio? (Si spazientisce). Non mi piace parlare della mia vita privata. Per vendere più copie i giornalisti tendono a fare confusione: siamo qui per parlare del Don Giovanni, in scena dal 3 al 15 febbraio al Teatro Nuovo di Milano e in tour fino al 31 marzo (vedi www.dongiovannitour.it).
Volete saperne di più sullo spettacolo? Guardate la nostra video intervista esclusiva.