Quelle di Tavecchio, secondo il direttore dell'Unar, «sono parole gravi perchè contraddicono un percorso che la Figc ha avviato da tempo sul tema della lotta al razzismo nell'ambito sportivo, anche in collaborazione con l'Unar, percorso che è importante riprendere e rendere ancor più incisivo anche alla luce dei dati sugli episodi di razzismo registrati nelle ultime stagioni calcistiche».
«Proprio per questo motivo - prosegue De Giorgi - la lotta al razzismo nello sport è stata inserita all'interno del Piano nazionale d'Azione contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza, elaborato con il contributo delle Amministrazioni centrali e territoriali e del terzo settore, che il Governo si appresta a varare in via definitiva».
«Nella nuova realtà multietnica italiana - conclude De Giorgi - il calcio deve essere uno strumento di integrazione e deve essere in prima linea contro le discriminazioni e il razzismo».
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