Il caso Astori per la Lazio finisce in farsa
Scoppia la rabbia e la delusione dei tifosi

Il caso Astori per la Lazio finisce in farsa Scoppia la rabbia e la delusione dei tifosi
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 24 Luglio 2014, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 18:53

23 luglio 2014, una giornata da dimenticare. Da incubo per chi tifa Lazio. Non solo salta Astori sul traguardo, ma quello che fa più rabbia è che il centrale difensivo trattato per quasi due mesi da Lotito sta andando alla Roma. Una ferita che sarà dura da rimarginare. Tre ceffoni uno dietro l’altro. Il primo lo rifila il Cagliari, rifiutando la proposta di Lotito, il secondo Astori che, nonostante abbia dato la parola alla Lazio da settimane, prende e firma il rinnovo contrattuale con i sardi. Il terzo ceffone, però, è quello che fa più male. Quello che si sente di più e si sentirà per mesi, come se fosse una stracittadina persa nel modo peggiore, visto che i cugini lo stanno sfilando di mano a Lotito, più concentrato a scrivere comunicati che agire come dovrebbe, senza che il patron faccia nulla, e anche con un sorrido beffardo. Un derby di mercato che lascerà sicuramente il segno. Altro che 26 maggio. Pensare che il patron nelle ultime settimane non faceva altro che rifilare battute velenose ai vari Pallotta, Baldissoni etc che, con Astori, si stanno riprendendo ogni cosa e con gli interessi.

LA PIAZZA NON CI STA

Una vera e propria umiliazione per la stragrande maggioranza della tifoseria laziale, soprattutto se Astori vestirà il giallorosso, visto che l’affare è andato avanti da diverse settimane e adesso c’è il nulla di fatto.

Appena appresa la notizia, i sostenitori di fede laziale hanno preso d’assalto radio, web e social forum per sfogarsi per “l’ennesima beffa”. Il tira e molla estenuante tra Lazio e Cagliari, dunque, è terminato con un nulla di fatto. Il patron biancoceleste resta in silenzio, ma da Formello, nonostante le parole di Marroccu «la trattativa è chiusa, la Lazio non c’entra più nulla», ancora confidano che qualcosa può accadere. Oggi in Lega il presidente biancoceleste si vedrà di nuovo con Giulini e non sono esclusi ulteriori colpi di scena, come ha ammesso lo stesso presidente sardo a Sappada. «Astori? La mattina è una cosa, la sera un’altra. Nel mercato le situazioni possono cambiare da un momento all’altro», le parole del diesse Igli Tare alla radio ufficiale del club. «Una presa in giro» urlano i tifosi a squarciagola.

LA TRISTE CRONACA

Eppure, tutto sembrava essere cominciato nel migliore dei modi. Due giorni fa il Cagliari aveva dato segnali d’apertura per una cessione del loro gioiello e su questa Lotito è andato avanti senza sosta. Dopo le schermaglie iniziali, il dialogo era piuttosto buono e impostato su binari più che positivi. Il patron laziale ha proposto 5,8 milioni di euro più un bonus di 1 milione di euro legato alla prima presenza stagionale. Per la società sarda la somma totale non era ancora abbastanza, voleva arrivare fino a sette e avere tutto cash, senza alcun bonus. Non solo. Per venire incontro alla Lazio, Giulini ha perfino proposto un pagamento triennale a Lotito. E così si è proseguito fino alla telefonata di ieri intorno all’ora di pranzo, quando il numero uno biancoceleste ha chiamato per dire che più dei 5,8 milioni più il bonus non poteva dare. E allora Giulini ha detto basta. “Ci siamo sentiti con la Lazio diverse volte – ha spiegato il ds del Cagliari Marroccu -, ma non siamo arrivati ad un accordo e così tutto è svanito. Astori ha addirittura firmato il rinnovo, un gesto di rara bellezza nel mondo del calcio”.

FERMA E STORDITA

E adesso cosa succede? A meno che non ci sia un clamoroso ribaltone oggi in Lega, Lotito dovrà innanzitutto acquistare Stefan de Vrij dal Feyneoord senza batter ciglio e assecondando quasi o del tutto le richieste degli olandesi. Ma non basterà. Allo stesso tempo dovrà acquistare un altro centrale di grandissimo valore, senza andare dietro a scommesse perché quello che è successo ieri è clamoroso. Una figuraccia vera e propria. Il reparto dove la Lazio doveva rafforzarsi maggiormente è ancora priva di giocatori adatti e con il ritiro ormai quasi finito. Non c’è più tempo. Non ci sono più scuse.