Viceversa il Madrid di Ancelotti può ancora sperare di acciuffare il campionato e, soprattutto, ha la mente rivolta alle semifinali della Champions, in programma fra una settimana. Del resto, Cristiano Ronaldo non sarà presente domani sera al Mestalla per via di un infortunio e Ancelotti non ha neppure minimamente ipotizzato di affrettarne il recupero. «Sarebbe un rischio farlo scendere in campo nelle sue condizioni perché ci sono altre partite molto importanti tra poco», ha spiegato per l’appunto Ancelotti. «Quanto alla sfida, prima di tutto dobbiamo considerare il valore della squadra avversaria, che è molto alto. Dovremo riuscire ad imporre il nostro gioco. Per vincere una finale contro il Barça c’è bisogno di coraggio e personalità. Vogliamo cercare di fare la partita e vincerla tramite la nostra qualità, non imporci bloccando l’avversario. Pressione? Ce la mette il fatto che in palio ci sia un trofeo», ha concluso Ancelotti in sala-stampa.
Sul versante catalano, il tecnico Tata Martino ha lasciato trapelare una certa malinconia dilagante. «La mia analisi della stagione non sarà positiva anche se non sottovaluto la possibilità di vincere la Coppa, ma non si può sempre essere la miglior squadra della storia. Sono momenti molto intensi. E sono certo che batteremo il Madrid se giocheremo bene», la sua idea. La formazione, va ricordato, sarà però piuttosto rimaneggiata, specie in difesa: per dire, i titolari Piqué e Puyol e la riserva Bartra viaggeranno con i compagni verso Valencia ma sono tutti indisponibili. Il peso della squadra lo assumerà certo Messi, insomma: l’argentino è reduce da una serie di prestazioni opache, eppure sarà lui a dover evitare il completo naufragio della nave blaugrana. Come sempre, per la verità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA