La Fia respinge il ricorso della Red Bull
«Siamo delusi, non c'era irregolarità»

La Fia respinge il ricorso della Red Bull «Siamo delusi, non c'era irregolarità»
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Martedì 15 Aprile 2014, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 18:32
La Federazione automobilistica internazionale ha respinto il ricorso della Red Bull contro la squalifica di Daniel Ricciardo, privato del secondo posto conquistato nel Gp d'Australia per aver superato il limite dei 100 Kg di carburante. «La Corte d'appello della Fia - si legge in un comunicato della federazione - dopo aver sentito le parti ed esaminato le loro osservazioni, ha deciso di confermare la decisione dei commissari di gara che avevano escluso la Red Bull di Ricciardo dall'ordine di arrivo del Gp d'Australia».



«Abbiamo rispettato le regole, siamo delusi». La Red Bull commenta così la sentenza con cui la Corte d'appello della Federazione internazionale (Fia) ha bocciato il ricorso presentato dal team dopo la squalifica di Daniel Ricciardo nel Gp d'Australia. «Siamo ovviamente delusi per il verdetto, non avremmo presentato ricorso se non avessimo pensato di avere ottime ragioni. Abbiamo sempre ritenuto di aver rispettato il regolamento tecnico durante il Gp d'Australia», afferma la Red Bull in una nota. «Ci dispiace che Daniel non possa ottenere i 18 punti che, pensiamo, abbia meritato. Continueremo a lavorare sodo per conquistare il maggior numero di punti per la squadra, per Daniel e per Sebastian (Vettel, ndr) durante la stagione. Volteremo pagina e ci concentreremo sul Gp della Cina del prossimo weekend», conclude la scuderia iridata.

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