iPhone 6, la grande scommessa tra pregi e difetti. L'abbiamo provato per voi

iPhone 6, la grande scommessa tra pregi e difetti. L'abbiamo provato per voi
di Andrea Andrei
4 Minuti di Lettura
Sabato 27 Settembre 2014, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 19:11

Grandi ma maneggevoli, lisci, smussati e molto brillanti. Eccole le prime impressioni sui nuovi, attesissimi “gioielli” di Apple, iPhone 6 e iPhone 6 Plus, che ieri hanno debuttato nei negozi italiani. Come ogni volta, a chi si è accampato fuori dagli Apple Store in attesa che si compisse il tradizionale "rituale d'iniziazione" riservato a chi acquista i nuovi prodotti per primo, si contrappone il popolo degli scettici e di chi non vuol sentir parlare di mele a meno che non si tratti di frutta. Una diatriba che si consuma nelle piazze, sia fisiche che virtuali, e che ieri ha toccato l'apice a Roma, con il blitz di Blocco Studentesco e il lancio di uova e farina contro la gente in fila allo Store di Porta di Roma.

Comunque una cosa è certa: Apple conferma per l'ennesima volta di non essere semplicemente un'azienda, ma di aver dato vita a un vero fenomeno.

Prima ancora che nelle tasche, i nuovi iPhone sono sulla bocca di tutti.

ESTETICA E SOSTANZA

Abbiamo provato i due dispositivi e la prima impressione è stata molto buona. A cominciare dall’estetica. Come fosse un ritorno alle origini, Apple ha abbandonato le forme squadrate: iPhone 6 e 6 Plus non hanno spigoli, sono sottili, leggeri, e molto ben rifiniti con un rivestimento opaco in alluminio che li rende lisci (pure troppo: occhio a non farvelo scivolare di mano come quel ragazzo australiano che lo ha fatto cadere in diretta tv subito dopo averlo acquistato) e piacevoli al tatto. La forma arrotondata fa sì che ci sia una continuità della scocca con lo schermo: a tenerle lo smartphone in mano a occhi chiusi, non si distinguerebbe la parte posteriore da quella anteriore se non fosse per la fotocamera che sporge di un millimetro. Ma la forma in questo caso è anche sostanza, perché grazie alle sue "rotondità", nonostante le dimensioni, i due iPhone sono davvero maneggevoli.

Ciò che più colpisce è lo schermo. Il display Retina HD ha un’ottima definizione, il riflesso della luce non disturba e la qualità dell'immagine resta inalterata anche se si guarda lo schermo lateralmente. A tratti sembra quasi di interagire con un foglio stampato. iPhone 6 e, a dispetto delle dimensioni, anche il 6 Plus, si riescono a tenere saldamente, ma per usare con una sola mano lo smartphone più grande bisogna avvalersi di una nuova modalità di navigazione: toccando per due volte, senza premere, il tasto centrale, la finestra si abbassa, permettendo di arrivare con il dito anche nella parte più alta. Per sfruttare appieno le dimensioni dello schermo, è possibile visualizzare i menu, le mail e le finestre di navigazione anche orizzontalmente. Il tasto di accensione è stato spostato dal lato superiore a quello laterale destro.

Il maggiore vanto di Apple è la fotocamera: la velocità di messa a fuoco e la stabilità dei video è davvero sorprendente. Senza contare che con iOS 8 è possibile modificare subito le immagini, con un risultato simile a quello di fotocamere professionali.

I PROBLEMI

L'uscita dei nuovi iPhone è stata accompagnata però anche da alcuni problemi. Qualche giorno fa si è diffusa in rete la notizia che il 6 Plus si piegherebbe se tenuto nella tasca anteriore dei pantaloni. Apple ha però fatto notare che ciò si è verificato solo in 9 casi su oltre 10 milioni e che i dispositivi rovinati sono stati sostituiti.

Ma i guai non sono finiti qua: il primo aggiornamento del nuovo sistema operativo iOS 8 ha causato infatti il malfunzionamento dei nuovi iPhone, disattivandone telefono e lettore per le impronte digitali. Apple ieri ha rilasciato un nuovo aggiornamento, iOS 8.0.2, risolvendo il problema.

UNO SGUARDO AL FUTURO

I due nuovi iPhone si assomigliano, ma la vera sfida in casa Apple sembrerebbe essere il 6 Plus. È forse la prima volta che Cupertino, sempre coerente con il proprio stile, si mette in discussione sfornando un prodotto con delle caratteristiche già sperimentate dai concorrenti, primo fra tutti la coreana Samsung.

Quando Jobs presentò al mondo il primo iPhone, pose l'accento sul display del nuovo dispositivo, «gigante», come lo definì più volte. Allora, quando a rivaleggiare con Cupertino c'era BlackBerry, lo schermo dell’iPhone era davvero sorprendente. Il display dell'iPhone 6 Plus, sebbene molto buono, non sconvolge più più di tanto, e di sicuro non rivoluziona il settore. È per questo che il "phablet" Apple oggi ha un importante significato simbolico. Uno degli insegnamenti di Jobs era che quando si resta indietro non basta recuperare lo svantaggio, ma bisogna fare un passo in più dei propri avversari. Chissà che Tim Cook non abbia imparato la lezione, e che l'iPhone 6 Plus sia l'inizio di un nuovo corso per Apple. Quel rinnovamento che i fedeli della Mela invocano ormai da qualche anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA