Ecco Viv, il cervello virtuale che pensionerà Siri e Google Now

Un'immagine di Viv, l'assistente virtuale sviluppato dai fondatori di Siri
di Alessio Caprodossi
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Mercoledì 20 Agosto 2014, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 22:42

Siri, Cortana e Google Now sono sistemi vecchi, limitati e superati, a cambiare la realt sar infatti Viv, un nuovo assistente virtuale capace per davvero di rispondere a ogni domanda e soprattutto risolvere problemi in pochi secondi.

Se è vero che i software per il riconoscimento vocale vennero concepiti per aiutarci e semplificare la nostra quotidianità rendendo più agevoli e immediate una serie di azioni e ricerche, è altrettanto indubbio che nonostante sforzi e migliorie finora i risultati sono stati piuttosto scarsi, tanto che solo una ristretta nicchia di utenti li utilizza.

DA SIRI AL CERVELLO GLOBALE

Con Google e Apple che assicurano di apportare rilevanti novità in tempi brevi, mentre Microsoft promette che il suo Cortana sarà nettamente meglio dei contender, chi sembra abbia le carte in regola per rivoluzionare il mercato sono Dag Kittlaus, Chris Brigham e Adam Cheyer, i fondatori di Viv Labs al lavoro per sviluppare un'intelligenza artificiale finora inedita. Per loro parla il passato, perché al trio si deve l'invenzione di Siri, acquistato poi nel 2010 da Apple su espresso e deciso volere di Steve Jobs che sganciò 200 milioni di dollari per l'affare.

"Sono estremamente orgoglioso di Siri e dell’impatto che ha avuto sul mondo, ma per molti versi avrebbe potuto essere qualcosa di più. Ora voglio fare qualcosa di più grande che un dispositivo mobile, più grande dei consumatori, più grande dei desktop. Voglio fare qualcosa che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui il software è costruito", ha dichiarato Cheyer a Wired.

TUTTI A BOCCA APERTA

Guardando quello di cui è capace Viv, la strada intrapresa sembra essere quella giusta, senza considerare che lo sviluppo è appena all'inizio, tanto che non è possibile ancora indicare una data per il suo effettivo arrivo sul mercato. A differenza degli altri software che soddisfano quesiti piuttosto semplici, chiari e slegati tra loro, Viv non elimina ma ingloba mostrando versatilità e capacità di sviluppo in base alle abitudini, ai gusti e alle passioni degli utenti. Grazie a sofisticati algoritmi, può mettere in connessioni diversi piani per fornire la risposta giusta, considerando tutti gli aspetti di un determinato contesto. Così ad esempio, come mostrato durante un evento con gli investitori interessati, se abbiamo bisogno di un buon vino da abbinare alle lasagne preparate dai nostri amici Viv suggerisce la bottiglia più indicata a quel cibo senza però farci perdere troppo tempo perché le cantine passate in rassegna saranno quelle dei negozi più vicini a noi.

Una dimostrazione sensazionale che ha lasciato di stucco tutti, inclusi pezzi forti come Vishal Sharma, un dirigente Google che di innovazioni e trovate clamorose ne ha viste parecchie.

Gli ideatori evidenziano sul fatto che Viv potrà comprendere la realtà e le esigenze per fornire quindi risposte su misura a ogni caso specifico, con l'obiettivo ultimo di creare un assistente digitale in grado di prevedere i desideri dell'utente. Così se al termine di un party vi sentirete troppo su di giri, basterà comunicarlo e Viv chiamerà il taxi per riportarvi a casa comunicando ovviamente la posizione a radiotaxi.

QUANDO ARRIVA? SERVE TEMPO

La volontà del trio fondatore è di trovare finanzimenti per proseguire lo sviluppo di Viv per poi completare vari accordi decisivi per avviare una distribuzione su un campione sufficiente per affinare il modello. Solo dopo questo step, di cui non si conoscono tappe e tempi, Viv arriverà sul mercato ma non finirà nelle mani di qualche produttore come Siri bensì sarà venduto in licenza a chiunque sarà interessato; se terrà fede alle premesse è pressoché certo che finirà per essere integrato in molti smartphone e tablet.