Adunata nazionale degli alpini
ottantamila sfilano all'Aquila

Adunata nazionale degli alpini ottantamila sfilano all'Aquila
di Stefano Dascoli
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Domenica 17 Maggio 2015, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 19:11

L'AQUILA - Ottantamila persone (secondo l'associazione nazionale alpini le presenze complessive sono 300 mila) stanno sfilando all'Aquila per il momento clou dell'88esima adunata nazionale degli alpini. Presenti il capo di Stato maggiore dell'Esercito, il comandante delle Truppe alpini, Federico Bonato, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, il sindaco Massimo Cialente, la senatrice Stefania Pezzopane. Il corteo si è aperto con un lungo striscione inneggiante al dovere della ricostruzione.

Ad aprire la sfilata la fanfara della Brigata Alpina Taurinense, partita dalla caserma 'Rossi'. Applausi scroscianti dalle migliaia di persone che già da un paio d'ore attendevano dietro le transenne predisposte per il pubblico.

Alle 9.44, dinanzi alla tribuna autoritá, è transitato lo striscione "Alpini per i marò", a sostegno dei militari italiani ancora bloccati in India, che ha preceduto la sfilata del corteo di Nave Alpino.

Alle 10.20 é arrivata il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Alcuni presenti le hanno chiesto di riportare i marò in Italia.

«Quest'anno avete scelto L'Aquila per celebrare questo importante evento: non è una scelta casuale. Nel 2009 L'Aquila è stata colpita da un terribile terremoto che ha provocato 309 vittime e distrutto il volto della città. Voi alpini eravate lì, con la vostra forza, la vostra generosità, la vostra umanità, per soccorrere e ricostruire, per rassicurare, per riportare la normalità dopo un evento così tragicamente eccezionale».

Lo ha scritto nel suo messaggio alle penne nere il ministro della Difesa Roberta Pinotti, presente in città per la sfilata degli alpini. «Il vostro è stato un impegno di solidarietà sul quale tutti gli italiani sanno di poter contare sempre. Così è stato nel 1966 in Vajont, in Friuli nel 1976, in Irpinia nell'80 e, più recentemente in Emilia e in Liguria, per fronteggiare l'emergenza maltempo. Ma anche all'estero, dall'Afghanistan al Centrafrica, siete stati e siete sempre in prima linea, assistendo milioni di persone e realizzando centinaia di progetti - ha sottolineato Pinotti - Dal 1991 siete presenti in questa terra d'Abruzzo con gli Alpini in armi del 9ø Reggimento, ma in questa giornata di festa, la città cinge d'affetto tutte le penne nere d'Italia, per esprimervi riconoscenza per quanto avete fatto». «Desidero, per questo, ringraziare tutta la cittadinanza e l'Amministrazione comunale, per il grande impegno profuso nell'organizzare la vostra accoglienza. Desidero ringraziare, altresì l'Associazione Nazionale Alpini, il suo Presidente Sebastiano Favero, e tutti i soci, sia per l'impeccabile preparazione di questo evento - ha proseguito il ministro Pinotti - sia per la vostra capacità, tutta alpina, di sapervi rendere sempre utili per gli italiani, soprattutto con il quotidiano impegno dei volontari della Protezione Civile dell'Ana». «Alpinid'Italia, il vostro presente scaturisce da una gloriosa storia passata intessuta di pagine di altissimo valore: dalle cime del Col di Lana nel primo conflitto mondiale alle steppe russe nella seconda guerra mondiale, dalle montagne dei Balcani fino ai deserti dell'Afghanistan. Desidero rivolgere un pensiero commosso a tutti gli Alpini caduti, di ieri e di oggi nell'adempimento del dovere: ad essi va la nostra deferente riconoscenza per aver dato la vita nel segno del giuramento prestato. Voi rappresentate un patrimonio unico per il Paese, che ci consente di guardare con fiducia alle sfide future», ha concluso il ministro della Difesa.

LA GIOIA - «Ha ragione il sindaco Cialente, questa è la prima gioia collettiva per L'Aquila proprio perchè questo evento di straordinario valore coincide con il decollo della ricostruzione della città». Lo ha sottolineato il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, l'abruzzese Giovanni Legnini, partecipando all'88esima adunata nazionale degli alpini in corso nel capoluogo abruzzese. «È una manifestazione importantissima, molto bella e ben organizzata: gli alpini italiani testimoniano il totale attaccamento per l'Italia e l'Abruzzo», ha aggiunto Legnini. «Gli alpini hanno potuto osservare anche il lavoro importante che si sta facendo per la ricostruzione, un lavoro duro che prosegue da tempo e che comincia a dare frutti. Essere qui oggi all'Aquila, con lo spettacolo delle molte gru nel centro storico e gli alpini che hanno invaso la città, costituisce un evento bellissimo per L'Aquila», ha concluso Legnini.

CURCIO - «Oggi L'Aquila è una città in ripresa, allegra viva». Così il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha operato all'Aquila delle ore immediatamente successive al sisma del 6 aprile 2009, sulla situazione che ha trovato nel capoluogo abruzzese in occasione dell'adunata degli alpini. «Dopo il terremoto c'era dolore e tristezza perchè il terremoto ha causato distruzione e morte - continua -. Oggi la città ha reagito, certo c'è ancora da fare, ma i cittadini hanno reagito e l'aquila rinascerà».

LA RICOSTRUZIONE - Tanti gli striscioni di sostegno, impegno e vicinanza che le varie sezioni hanno dedicato alla ricostruzione dell'Aquila.

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