L'Aquila, che beffa: domina la Sangiustese ma perde 1-0
Battistini: «Rosichiamo, guai a perdere fiducia»

L'Aquila, che beffa: domina la Sangiustese ma perde 1-0 Battistini: «Rosichiamo, guai a perdere fiducia»
di Stefano Dascoli
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Domenica 24 Settembre 2017, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 20:32
MONTE SAN GIUSTO -  Battistini l’aveva detto alla vigilia: per espugnare il sintetico di Villa San Filippo, qualche chilometro più a valle di Monte San Giusto, sarebbe servita una piccola impresa, considerata un’imbattibilitá casalinga perdurante da quasi un anno. Un’impresa non riuscita, ma in maniera alquanto beffarda. L’Aquila ha dominato in lungo e in largo, ha creato palle gol a iosa, ha colpito due legni, ma ha perso con l’unico tiro in porta subito in tutto l’arco del match. Trasferta ancora amarissima, sulla falsariga di quanto già accaduto a Pesaro. 

 Chi pensava che L’Aquila potesse risentire della crisi societaria è stato subito smentito da un avvio veemente. Tanto che al 6’ Boldrini ha già colpito una traversa dopo uno show di Valenti sulla destra. E lo stesso Valenti due minuti dopo ha impegnato Chiodini direttamente su punizione. Un Valenti scatenato che al 9’ è andato ancora via con una magia sulla fascia, costringendo il portiere a un’altra parata bassa complicata. Padroni di casa in vantaggio alla prima chance: Marfella se n’è andato sulla destra e ha messo un pallone d’oro sul secondo palo che Laringe ha dovuto solo spingere in rete, approfittando di un piazzamento difensivo che definire errato è eufemistico. Doccia non fredda, dunque, ma gelata dopo un inizio molto promettente. Valenti ha provato a prendersi la squadra sulla spalla: dal suo piede sono partite le cose migliori, come la punizione prima e il tiro da fuori poi che attorno alla mezz’ora hanno rappresentato i primi segnali di reazione. Al 33’ l’ottimo Fabrizi ha sfiorato un gran gol di tacco alla Bettega, ma ancora una volta Chiodini si è fatto trovare pronto. Nel complesso Farroni non ha visto palla dalle sue parti.

In avvio di ripresa Battistini ha subito inserito Padovani al centro dell’attacco (Fabrizi non ha affatto demeritato) e Ibojo (ammonito e comunque non brillante), spostando Pupeschi nei tre dietro. 

L’Aquila é partita ancora con buon piglio, i padroni di casa hanno provato a palleggiare di più per alleggerire i ritmi. Anche la sfortuna ha recitato una parte importante: al 15’ secondo legno, stavolta colpito da Padovani con un bel diagonale su assist di Sieno. Una supremazia evidente e nettissima, con i rossoblú protesi in avanti e i padroni di casa a coprire e provare a ripartire. Al 28’ ancora super Chiodini su un fendente di Sieno. Qualche minuto dopo ancora clamorosa palla gol per il laterale, che da due passi non è riuscito a concludere. A quel punto Battistini si è giocata l’ultima carta mettendo anche Ibe per dare peso avanti. Inutile il forcing finale. 

BATTISTINI - “È difficile raccontare una partita del genere. Infatti non la racconto, passerei per ridicolo”. È caustico il commento del tecnico Battistini, che si è presentato nella risicata sala stampa scurissimo in volto. “Abbiamo giocato dentro una metà campo - ha spiegato - Perdere così fa rabbia, sarebbe stato poco anche uscire con un punto. Mi da fastidio lamentarmi così continuamente. Abbiamo sbagliato sul gol, voglio rimarcare l’errore e la poca cattiveria nelle conclusioni. Ma anche quando c’è poca cattiveria e fai dieci palle gol bisognerebbe segnare. Farroni anche oggi non si è sporcato i guanti”. Battistini ha definito la partita “eccellente” per intensità e organizzazione tattica. “Abbiamo concesso pochissimo a una squadra che ha fatto ottimo calcio fino a oggi. Non abbiamo concesso neanche cinque minuti di calcio e questo mi fa ovviamente piacere . Mi spiace vedere scene di palloni che spariscono e raccattapalle che fanno finta di niente. Ma la colpa é nostra, questa è la quarta serie”. Il problema dello scarso killer instinct sotto porta comincia a essere evidente. Anche a Pesaro è accaduta la stessa cosa: partita dominata, tante occasioni, zero punti. “Abbiamo preso un centravanti, De Julis, che dovrà darci questi gol - dice Battistini - In rapporto a quanto creato cinque gol fatti sono davvero pochi. Anche oggi se dico dieci palle gol non credo di esagerare. Spero che questo faccia aumentare la cattiveria agonistica, sia nelle conclusioni che nelle rifiniture e nelle scelte. L’assenza di uno stoccatore come De Julis sta pesando. Questo non deve farci cadere nella depressione, né deve diminuire la fiducia. Rosichiamo e anche tanto, ma pensiamo a lavorare e andare avanti”. Ora l’attenzione si sposta nuovamente sulle questioni societarie. Oggi dovrebbe esserci un vertice tra i soci romani per capire se sarà pagato o meno lo stipendio: “Spero che come sto lavorando io lavorino anche altri per risolvere la situazione. Ci serve tanta serenità per valutare anche questa sconfitta. E noi tecnici abbiamo l’obbligo di valutare positivamente la prestazione”. 

Onesta l’analisi del tecnico di casa, Stefano Senigagliesi: “La vittoria vale doppio, contro una corazzata, una squadra di una forza incredibile. Loro Meritavano il pareggio, è ovvio. Ma ci prendiamo i tre punti contro una squadra superiore. I ragazzi hanno avuto una grande tenuta mentale e fisica. La chiave ? La fortuna”.

TABELLINO
Sangiustese: Chiodini 7; Marfella 7, Scognamiglio 7, Enow 6.5, Santagata 5.5 (26’st Patrizi sv); Camillucci 6, Perfetti 5.5; Moccia 5.5 (32’st Calamita sv), Usai 6.5 (12’st Proesmans sv), Laringe 6 (22’st Argiolas sv); Antenucci 6 (17’st Cheddira sv). All. Senigagliesi
L’Aquila: Farroni 6; Cafiero 6, Esposito 6 (32’ Marra sv), Ibojo 5.5 (1’st Buscé 6); Pupeschi 5.5, Steri 6, Brenci 6 (10’st Ruci 6), Sieno 6 (32’st Ibe va); Valenti 6.5, Fabrizi 6 (1’st Padovani 6), Boldrini 6. All. Battistini 
Arbitro: Baldelli di Reggio Emilia 6
Rete: 23’ Laringe
Note: ammoniti Ibojo, Antenucci, Steri, Ruci 
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