L'Aquila calcio, che cuore! Pari con la Vis al 90', Battistini fa le capriole: «Una botta di vita»

L'Aquila calcio, che cuore! Pari con la Vis al 90', Battistini fa le capriole: «Una botta di vita»
di Stefano Dascoli
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Domenica 14 Gennaio 2018, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 17:36
L'AQUILA -  «E’ na’ botta di vita» (Battistini a fine gara) questo pareggio (2-2) contro la Vis Pesaro, maturato all’ultimo respiro e in inferiorità numerica; «na’ botta di vita» che merita una capriola festosa, come quella perfetta che il tecnico rossoblù esegue nel momento del pari di Boldrini al 90’. Una partita che è la fotografia della stagione: un gruppo che non è mai domo, neanche al cospetto degli ostacoli più difficili da superare; un gruppo che ha un cuore che vale mille volte quello della proprietà, ancora tristemente assente; un gruppo che in mezzo a tanto grigiore fa sentire orgogliosi di essere aquilani. E’ un pari da film, proprio mentre le telecamere del regista John Capece, in tribuna, girano una scena che prevede una serie di finte esultanze.
Bloccata la vice capolista, L’Aquila lancia un altro segnale alla confusione societaria. Una gioia meritata e giustificata da una prestazione all’altezza, al cospetto della squadra più forte e preparata vista da queste parti. La Vis di Riolfo ha calibri importanti (Ridolfi e Cruz su tutti), ma i rossoblù non sono da meno con un Cafiero sontuoso (la progressione sulla destra al 90’ e il cross da cui è nato il gol di Boldrini sono da categoria superiore, occhio alle offerte), un Ruci che promette benissimo, un Boldrini che serba sempre il colpo giusto in canna (stupendo il tiro del pari). Poi, ma forse è anche normale, ci sta che questa squadra possa non essere perfetta. E che vada sotto dopo appena due minuti (incornata di Cruz), prima di partire a testa bassa a caccia del pari, di trovarlo con Buscé che stavolta, a differenza di Castel di Lama, da pochi passi non ha sparato alto. Solo che il ragazzo è giovane ed esuberante, si è fatto ammonire perché ha voluto mostrare il fisico nell’esultanza, e poi si è fatto addirittura espellere rimediando un secondo giallo per simulazione. A quel punto (19’st) la Vis Pesaro aveva già segnato l’1-2 con uno splendido Ridolfi (al 13’st), uomo faro della squadra, ma aiutato da una difesa immobile. E quindi, sotto di un gol e di un uomo, sembrava tutto apparecchiato per una onorevole sconfitta. E invece L’Aquila ci ha creduto fino alla fine. Certo, serve uno come Cafiero che da difensore centrale al 90’ si sgancia palla al piede, si invola sulla fascia, salta un uomo e mette in mezzo un missile; e serve uno come Boldrini, che come cifra tecnica non è secondo a nessuno, che si accomoda il pallone sul destro e lo scarica all’angolino, con il goniometro, quando l’arbitro sta per fischiare. Festa, applausi, esultanze vere, capriole. Finisce 2-2. Fa benissimo allo spirito e alla classifica. Un altro schiaffo al menefreghismo generale.

L’Aquila: Farroni 6; Cafiero 8, Esposito 6 (25’st Marra 6), Pupeschi 6; Buscé 5.5, Steri 5.5 (38’st Fabrizi 6), Ruci 6.5 (30’st Ranelli 6), Sieno 6; Boldrini 6.5; De Julis 6 (22’st Di Paolo 6), Ibe 5.5 (15’st Padovani 6). All. Battistini
Vis Pesaro: Marfella 6; Rossoni 5.5, Cacioli 6, Radi 6.5, Boccioletti 6; Bellini 6, Paoli 6, Buonocunto 6 (43’st Rossi sv); Ridolfi 7.5 (38’st Lignani sv); Cruz 7, Baldazzi 6.5. All. Riolfo
Arbitro: Biffi di Treviglio 6
Reti: 2’ Cruz, 5’st Buscé, 13’st Ridolfi, 45’st Boldrini
Note: ammoniti Ruci, Radi, Ridolfi. Espulso Buscé al 19’st per doppio giallo. Spettatori 600 circa (118 abbonati e 80 da Pesaro)
 
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