L'atleta all’arrivo della maratona sarebbe rimasto in slip per asciugarsi dal sudore e lavarsi prima di indossare nuovi indumenti. Secondo l’avvocato difensore Crescenzo Presutti: «Non solo il mio assistito, ma anche altri atleti - precisa - si sono comportati allo stesso modo non avendo gli organizzatori, all’arrivo, realizzata una postazione dove appunto recarsi per togliersi gli indumenti utilizzati durante la corsa e quindi lavarsi prima di indossare una tuta asciutta».
Proprio mentre faceva lo spogliarello è giunta una vigilessa del comune che ha invitato il giovane a rivestirsi, ma inutilmente visto che anche gli altri si comportavano nella stessa maniera. Poi ci sono stati anche scambi di parole, sembra anche un po’ esagitate, e così l’atleta avezzanese è stato denunciato anche per oltraggio a pubblico ufficiale. Ora davanti al giudice il suo difensore ha convocato una decina di testimoni per dimostrare che non si è trattato di atti osceni e confermare che all’arrivo non c’erano postazioni attrezzate per cambiarsi gli indumenti sudati e che per questo sono stati costretti a cambiarsi in mezzo alla piazza dove arrivavano gli atleti e davanti al pubblico che assisteva alla gara amatoriale.
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