Diecimila tra libri e pubblicazioni: il dono di Sabatini all’Università di Chieti

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di Alfredo D'Alessandro
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Sabato 18 Maggio 2024, 07:20

CHIETI – Ben diecimila fra libri e pubblicazioni della sua biblioteca personale, il Fondo “Francesca e Francesco Sabatini”, sono stati donati all’università “D’Annunzio” dal presidente emerito dell’Accademia della Crusca, il professor Francesco Sabatini, che ieri ha tenuto una partecipata lectio magistralis sul tema “I libri e la vita”, nell’aula A del polo didattico di Lettere nel campus di Chieti, presenti studenti, docenti e tanti cittadini. Sabatini, 92 anni, originario di Pescocostanzo, accompagnato dai nipoti e famigliari, è stato accolto dal prorettore vicario della d’Annunzio, professor Carmine Catenacci, dal presidente della Scuola di studi umanistici, professor Patrizio Domenicucci, dal professor Ugo Perolino, il direttore del Dipartimento di Lingue, letterature e culture moderne, dal direttore del Dipartimento di Lettere, arti e scienze sociali, Stefano Trinchese, dal professor Alessandro Pancheri, docente di Filologia italiana e accademico della Crusca, dalla direttrice della biblioteca, dottoressa Fausta Mantini. Mentre ha inviato una lettera molto toccante il professor Paolo D’Achille, allievo di Sabatini e presidente dell’Accademia della Crusca. La città è stata rappresentata dal sindaco Diego Ferrara, per Pescocostanzo, che ha dato i natali a Sabatini, c’era il sindaco Roberto Sciullo, presente anche il pittore Roberto Di Jiullo, pure di Pescostanzo, grande amico di Sabatini ed autore della sua pala accademica. «Questa biblioteca è il dono più grande che una persona con la sua cultura e con la passione per la conoscenza potesse mai fare alle generazioni future: la fonte del sapere a cui si è ha attinto - ha detto Ferrara -. Da sindaco lo ritengo un grande gesto di generosità e di stima verso i giovani, perché sa di attenzione e di condivisione, che sono cose che forse ancora poco caratterizzano il rapporto fra generazioni distanti. Ma è anche un esempio e il viatico a considerare il sapere una strada da costruire passo dopo passo, che porta a progetti di vita realizzabili. Per questo è importante che i ragazzi usino questi libri che sono stati vissuti e amati, respirandone il profumo e ricordando sempre che lo studio è sì fatica, ma ripagata».

IL LEGAME

«Questo gesto, di commovente generosità, - ha detto il professor Pancheri a proposito della donazione - vede le sue ragioni nel profondo e mai interrotto legame di Sabatini con l’Abruzzo, la sua amata terra d’origine, e, dunque, nella volontà che quanto ha sostenuto la sua cinquantennale attività di studio e ricerca sia messo al servizio anzitutto degli studenti e dei ricercatori impegnati nella loro formazione e nei loro studi sul nostro e suo territorio».

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