Pescara, morto Carmine Spitilli
una vita per il giornalismo sportivo

Pescara, morto Carmine Spitilli una vita per il giornalismo sportivo
di Orlando D'Angelo
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Martedì 23 Agosto 2016, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 16:18
PESCARA «Ciao Carmine, come stai?». «Bene grazie, tiriamo avanti e teniamo duro». Questo era Carmine Spitilli. Un uomo solare, colto e innamorato del mestiere di cronista. Innamorato, anche e soprattutto, del suo giornaleo. Si è spento questa mattina all'età di 96 anni in ospedale a Pescara. Collaboratore storico del Messaggero Abruzzo per oltre trent'anni, dai primi anni '70 fino al 2000. Lui c'era sempre, con i suoi pezzi battuti a macchina, che i colleghi più giovani ripassavano con piacere sui pc. Amava il calcio, quello giovanile, di cui era un'istituzione, e la poesia. Maestro elementare con la testa nel pallone, diremmo per ricordarlo con simpatia. Impegnato anche con l'Ussi: fu il primo storico ct della Rappresentativa abruzzese di calcio dei giornalisti sportivi. Indimenticabili le sfide ai colleghi romani, all'Acciavatti di Loreto Aprutino, poi le classiche del 1° maggio.

Carmine Spitilli era iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1976, non solo carta stampata nella sua carriera, ma anche rubriche nelle emittenti radiofoniche e televisive, oltre alle esperienze da direttore responsabile delle riviste "La Voce" e "Accademia d'Abruzzo". Tanti i riconoscimenti: nel 1995 il Comune di Pescara gli ha conferito il "Pennino d'Oro", nel 2010 ha premio alla carriera dalla Pescara calcio e dall'Ussi Abruzzo. Spitilli ha pubblicato anche dei libri: "Pescara non mollare" e "Dieci racconti quasi veri". Numerose anche le sue poesie e le collaborazioni con riviste letterarie. I funerali di Spitilli si terranno domani, mercoledì 24 agosto, alle ore 15 nella chiesa del Cristo Re in via del Santuario a Pescara.
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