Piove sul bagnato, insomma, soprattutto in questo weekend in cui l’acqua tornerà a cadere copiosa. Non verrà stanziato nulla per l’agognato stato di emergenza, una misura necessaria per vedere arrivare i fondi destinati a fronteggiare i danni. Per i tanti cittadini abruzzesi che in questi mesi si recavano e continuano a recarsi all'Ater, società pubblica dell'edilizia popolare, la risposta agli sportelli è sempre la stessa: «Non abbiamo un euro in cassa, toccherà aspettare lo stato d'emergenza. Da lì, due mesi per le gare d'appalto, poi finalmente i lavori». Nelle prossime ore, però, da Roma dovrebbe essere ufficializzata la decisione: i requisiti per dichiarare lo stato d'emergenza non ci sono -la decisione assunta- perché la forte grandinata non ha richiesto misure straordinarie di assistenza alla popolazione, ovvero evacuazioni, o interventi urgenti non fronteggiabili a livello locale. La decisione verrà comunicata agli enti competenti. All'Ater intanto si stanno cercando strade alternative, quella più percorribile guarda a un'assicurazione, attiva su queste abitazioni, che potrebbe consentire di far fronte agli interventi più urgenti, stimati in oltre un milione di euro. Stessa strada battuta dal Comune per gli alloggi Erp. Ma ci vorranno mesi, tra stanziamenti e gare d'appalto da assegnare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA