Paura nella notte per un rogo imponente alle porte della città e che ha lasciato molti cittadini in apprensione, soprattutto i residenti dei quartieri della Cona e di Fonte Baiano con le fiamme che, pericolosamente, hanno lambito alcune case sparse. Un incendio di circa 10 ettari tra sterpaglie e area boschiva, divampato sulle colline al confine tra i comuni di Torricella Sicura e Teramo poco dopo la mezzanotte e che ha distrutto oltre 6 ettari di vegetazione tra sottobosco e macchia mediterranea. Un rogo di natura dolosa come hanno scoperto i carabinieri forestali della Stazione di Torricella Sicura giunti sul luogo per le indagini. L’innesco in un punto ben preciso vicino a una strada interpoderale nei territorio di Torricella.
Il bivacco ricostruito e lasciato “parcheggiato”: serve un elicottero per portarlo in quota
L’ACCENDINO
Molto probabilmente è stato utilizzato un accendino o altra fiamma accesa nel luogo.
LE DIFFICOLTÀ
«La situazione era apparsa subito critica e consistente – racconta il caposquadra dei vigili del fuoco Emidio De Marcellis - Due fronti per circa 900 metri di lingue di fuoco. Abbiamo cercato di tamponare la situazione con una orografia del territorio particolarmente difficile. Abbiamo cercato di tranquillizzare i residenti nell’abitato circostante e abbiamo presidiato tutta la zona. Poi verso il mattino con l’intervento del mezzo aereo abbiamo avuto ragione del rogo». Nell’area interessata dal rogo c’è anche chi ha passato la notte insonne, per la paura. Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, accompagnato dal vigile ecologico Vincenzo Calvarese. Dal primo cittadino un ringraziamento per l’impegno messo in campo dai vigili del fuoco e carabinieri forestali. «È stata una notte complessa e di preoccupazione - ha sottolineato il primo cittadino - resa ancora più complicata dalle condizioni meteorologiche. Al di là delle cause del rogo, quanto si è verificato la scorsa notte, così come altre situazioni di questi giorni, evidenzia l'importanza del rispetto delle regole di gestione del territorio, anche e soprattutto da parte dei cittadini. Non a caso il Comune, proprio nei giorni scorsi, ha approvato il regolamento di polizia rurale che obbliga i proprietari dei terreni alla manutenzione e alla pulizia dei fondi. Ci vogliono normative organiche e uniformi, soprattutto se come in questo caso simili episodi accadono cavallo tra più comuni».