Alle urne, negli oltre duecento seggi allestiti in tutta la regione, sono andati oltre 45 mila abruzzesi. Oltre 7 mila per ciascuna delle province tra Pescara e Teramo, leggermente più indietro L’Aquila e Chieti. Un risultato, quello del capoluogo, in qualche modo “paradossale” – ma ampiamente prevedibile – rispetto al vero e proprio boom che si è registrato con le primarie per la scelta del candidato sindaco che hanno richiamato alle urne oltre diecimila persone.
Ci sono delle peculiarità. A Vasto, per esempio, Renzi ha ottenuto una percentuale quasi bulgara (80 per cento). A Ortona hanno votato 400 persone: 62% Renzi, 21,4% Emiliano, 16,6 Orlando, un risultato che ha fatto esultare il consigliere regionale Camillo D’Alessandro («Il Pd è vivo e vegeto»). Il meccanismo di diffusione dei dati, con la trasmissione dai seggi al “nazionale” e viceversa, non ha consentito di avere numeri precisi in breve tempo. Tra le curiosità si può certamente annoverare il voto di un personaggi storicamente legati al centrodestra. Un “fenomeno” già sperimentato nel “test” aquilano. E così non è passata inosservata la presenza di Alfredo Castiglione, che ha confermato pubblicamente il suo voto per Renzi e non ha affatto smentito la possibile “adesione” al suo progetto politico dopo un abboccamento fallito con i salviniani. Infine polemiche a Sulmona. «L'avvocato Elisabetta Bianchi, capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Sulmona, ha oggi votato alle primarie del Partito democratico, sottoscrivendo, peraltro, un documento in cui si dichiara elettrice del Pd» hanno scritto in una nota il segretario del Circolo Pd di Sulmona, Sergio Dante, e gli esponenti dei comitati "Matteo Renzi - Avanti Insieme" e "Andrea Orlando - Unire l'Italia, Unire il Pd".
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