Due anni di reclusione. E' la pena che Tribunale ha inflitto, nel corso del rito del patteggiamento, al fotografo professionista aquilano, Alessandro Luciani di 44 anni, finito nell'agosto scorso, agli arresti domiciliari, perché accusato di violenza sessuale
Il reato, secondo l'accusa, più grave commesso dall'indagato sarebbe stato commesso ai danni di una 16enne aquilana a fine agosto del 2021 a Tropea (in provincia di Vibo Valentia).
Luciani era accusato di aver messo in atto presunti palpeggiamenti durante eventi di moda o pubblicitari anche nei confronti della 16enne aquilana. In quest'ultimo caso l'indagato, secondo gli agenti della Squadra mobile dell'Aquila, nel corso di un servizio fotografico a Tropea, le avrebbe palpato i glutei mentre dormiva e baciata durante una seduta di trucco. Non solo. In occasione di un servizio fotografico da realizzare al lago Sinizzo a San Demetrio, Luciani avrebbe costretto, sempre secondo l'accusa, la ragazza a farsi fotografare in topless contro la sua volontà, con la minaccia di non essere retribuita per il servizio stabilito.
Chiarita anche la vicenda della sorella maggiorenne della 16enne, la quale sarebbe stata palpeggiata contro la sua volontà, dopo le avances esplicite dell'indagato, a suo dire dispiaciuto che la giovane fosse fidanzata. Il giudice ha concesso per l'indagato il beneficio della sospensione della pena (essendo incensurato) e la restituzione di tutto il materiale preventivamente sequestrato nel corso delle indagini preliminari. Le due sorelle sono state assistite dagli avvocati Domenico Pastorelli e Marco Scimia del Foro dell'Aquila.