Torreira nuova star della serie A:
per il Pescara un tesoretto milionario

Lucas Torreira con la Primavera del Pescara
di Orlando D'Angelo
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Martedì 21 Novembre 2017, 18:45
PESCARA Il capolavoro è tutto di Marco Giampaolo, ma in questa Samp non più sorpresa della serie A e ormai stabilmente in zona Europa c’è tutta la fame di successi e la qualità di Lucas Torreira. Il “nano” uruguaiano, come lo chiamavano ai tempi del Pescara, è la grande rivelazione della serie A. In realtà, in riva all’Adriatico non si meraviglia nessuno: del suo talento e della sua capacità di scalare le montagne si erano accorti tutti un paio di anni fa. Il Pescara lo ha ceduto alla Samp per due milioni, ma c’è ancora un tesoretto nascosto dietro le sue sontuose prestazioni e i suoi primi gol nel grande calcio (3 con quello alla Juventus). Al club biancazzurro, infatti, spetta il 20% della rivendita, fino ad un massimo di un milione di euro. Certo, poco rispetto alla quotazione che il cartellino del centrocampista raggiungerà la prossima estate (non meno di 20 milioni, dicono a Genova), ma sarà comunque un introito prezioso per le casse del club. Non c’è dubbio che la Samp abbia fatto un affare pazzesco a puntare su Torreira: i dirigenti doriani dovranno ringraziare a lungo Giorgio Repetto, che insistette per chiudere la trattativa in un momento in cui il club biancazzurro aveva estrema necessità di vendere e fare cassa. Oggi, la Samp si gode uno dei migliori giocatori di tutto il calcio italiano e deve respingere gli assalti di Juventus, Inter, Milan, Roma e Atletico Madrid. Proprio i colchoneros sono i più decisi ad affondare presto il colpo per portare in Spagna l’uruguaiano. Sì, bisogna fare in fretta a trovare un accordo con Ferrero perché presto Torreira volerà anche in patria per indossare la maglia della Celeste di Tabarez, che fino ad oggi lo ha snobbato, ma ormai non può più fare a meno del suo talento riconosciuto da tutto in Italia. Il “nano” Lucas, che a Pescara ha sofferto e rischiato di tornarsene a casa perché non visto e poco considerato ai tempi della Primavera (anche se oggi sono tutti suoi scopritori…), deve anche alla testardaggine e all’affetto di Roberto Druda e della sua famiglia la sua esplosione. Con lui, a Pescara l’estate prossima potrebbe esserci un buon motivo per guardare i Mondiali in Russia…
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