Nonostante tutte le misure di sicurezza adottate sia durante il viaggio dalla Cina all'Italia che all'interno dello stesso villaggio militare, un po' di apprensione ora da parte degli altri italiani che erano insieme a lui c'è. Vengono comunque costantemente monitorati e sottoposti a screening in modo da intervenire anche al minimo sospetto proprio come avvenuto ieri. Da parte di Lorenzo, nessuna parola, nessuno post suoi social. Aspetta solo che tutta questa storia si concluda al più presto e possa ritornare alla sua vita normale e ai suoi studi di Giurisprudenza. Non si è comunque mai lamentato, anzi ha cercato sempre di tranquillizzare le persone a lui vicine, in primis il papà Giulio e la mamma Alessandra.
Era arrivato in Cina, a Wuhan, a settembre per un semestre di studio. Una esperienza per lui molto istruttiva ed edificante. Poi a fine gennaio, proprio quando era in procinto di ripartire per l'Italia, l'emergenza Coronavirus che lo ha costretto a rimanere blindato dentro il campus universitario, di cui era ospite, per quasi due settimane, comunicando tramite i social e soprattutto senza mai scoraggiarsi. Al suo rientro, quattro giorni fa, non solo ha rassicurato tutti di nuovo sulle sue condizioni, ma ha detto e scritto di voler tornare in Cina non appena la situazione si calmerà.
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