Uccisi troppi pochi cervi: in Svizzera si apre la caccia speciale

Uccisi troppi pochi cervi: in Svizzera si apre la caccia speciale
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Lunedì 5 Novembre 2018, 15:37
In Svizzera, nel cantone dei Grigioni, i cacciatori non hanno ucciso abbastanza cervi, avvertono le autorità locali. Sono 8700 i cervi, caprioli, camosci e cinghiali abbattuti dai 5443 cacciatori autorizzati a partecipare alla caccia alta nella stagione 2018. Il risultato non eguaglia quelli degli ultimi due anni. Per quanto riguarda in particolare i cervi, gli esemplari colpiti (3403) sono sì in linea con la media degli ultimi dieci anni, ma non bastano a limitare la proliferazione della specie, che a quanto pare negli ultimi anni si sta riproducendo a velocità troppo elevata, a causa degli inverni miti degli ultimi anni. L'obiettivo da raggiungere era di 5340 capi abbattuti. Oltretutto tra gli animali uccisi il rapporto maschi/femmine è poco equilibrato, ovvero le femmine eliminate sono meno dei maschi, e anche questo rischia di favorire l'eccessiva diffusione di cervi sulle montagne svizzere. Perciò, ha spiegato l'Ufficio cantonale per la caccia e la pesca, sarà necessario aprire una caccia speciale di dieci mezze giornate, per la quale si sono registrati 3382 cacciatori. 

Lo scarso risultato della caccia è dovuto anche alle temperature straordinariamente alte, che sono sfavorevoli per la battuta ai cervi. 
La caccia autunnale è necessaria poiché troppi caprioli e cervi danneggiano boschi e foreste, mettendo a rischio la sopravvivenza di diverse specie di arbusti, fiori e piante del sottobosco e minacciando il rinnovamento boschivo.
Questo è particolarmente problematico nelle aree montane, dove boschi e foreste hanno una funzione protettiva contro valanghe, cadute di rocce e smottamenti, spiega ancora la nota dell'Ufficio cantonale. Inoltre, ridurre la popolazione di ungulati è necessario per avere un numero dei esemplari adeguato alle dimore invernali, evitando allo stesso tempo un peggioramento delle condizioni fisiche degli animali.
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