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di Luca Cifoni

Per altri sei mesi l'albergo può bruciare

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Giovedì 8 Gennaio 2009, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 07:12
Nel clima un po' distratto delle vacanze natalizie è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre il cosiddetto decreto "mille proroghe": strumento legislativo che almeno una volta all'anno viene utilizzato dal governo in carica per porre rimedio alle scadenze di termini contenute nelle leggi di argomento più disparato. E il rimedio consiste quasi sempre nel prorogare di qualche mese, spesso di un anno intero, le scadenze in questione: da cui il nomignolo che le cronache parlamentari hanno affibbiato al decreto. Ne avevamo parlato un anno fa più o meno di questi tempi, e ora rieccoci qui. In alcuni casi le proroghe possono essere necessarie, in altri si rasenta l'assurdo. Ad esempio, nell'agosto del 2007 era stato emanato un decreto legge contenente "disposizioni urgenti modificative del Codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione". Si stabiliva tra l'altro che i neopatentati, per tre anni, non potessero guidare auto di potenza superiore a quella di un'utilitaria. Il divieto doveva entrare in vigore dopo 180 giorni, ma la scadenza è stata poi prorogata al 1° luglio 2008, quindi al 1° gennaio 2009, e infine con questo decreto di un altro anno, fino al gennaio 2010. Non voglio entrare nel merito, ma il semplice buon senso suggerirebbe che o questa norma "urgente" aveva una logica, e quindi doveva scattare subito, oppure, se per qualsiasi motivo non viene più ritenuta utile, andrebbe cancellata e non rinviata di anno in anno. Non ha invece avuto bisogno dell'ultimo decreto una delle proroghe "storiche": quella che ormai da anni sposta di qualche mese in avanti - per gli alberghi con oltre 25 posti letto - l'obbligo di adeguare le proprie strutture alla normativa in materia di prevenzione degli incendi. I parametri tecnici erano stati fissati nel 1994, poi una legge del 2001 aveva dato come scadenza ultima per l'adeguamento il 31 dicembre 2004. Il termine era quindi slittato di un anno, per le imprese che avessero presentato richiesta di nulla osta ai Vigili del fuoco entro il 30 giugno 2005. Di proroga in proroga si era arrivati al 30 giugno 2008, quando un ulteriore decreto "mille proroghe" (di metà anno) ha dato ancora dodici mesi di tempo. A questo punto dunque restano altri sei mesi in cui si può prescindere dalla prevenzione degli incendi. Sempre che a giugno non si decida che di proroga ne serve un'altra.
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