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di Laura Bogliolo

I giardinieri? A Roma se li litigano su Facebook

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Martedì 13 Giugno 2017, 18:08
I romani sono abituati a litigarsi qualche centimetro di spazio sui vagoni della metro all'ora di punta, a guerreggiare (e ogni tanto ci scappa la rissa) per un parcheggio, a gestire alla come vie' vie' le file negli uffici pubblici (quelle regolate da bigliettini scritti a mano). Adesso si "litigano" anche i giardinieri. La battaglia si consuma su Facebook, sulla pagina dei "50 manutentori civici", gli ex disoccupati reclutati per la terza dal Comune per sfidare la savana che sta inghiottendo Roma. L'erba continua a crescere, un po' ovunque: su marciapiedi, spartitraffici, aiuole, giardini, negli spazi verdi delle scuole.

Il Campidoglio ha indetto una gara per affidare a privati la manutenzione del verde in varie zone. Intanto a lavoro ci sono i neanche 100 giardinieri del servizio Giardini e, dal 21 maggio, i 50 manutentori civici, che su Facebook pubblicano le foto dei loro interventi. Vorrebbero essere inglobati, assunti. Nei commenti i romani "se li litigano", chiedendo di operare nei loro quartieri. "Quando potete occuparvi del Parco delle Valli? E' una savana..." chiede Vincenzo. "Nel III Municipio - rispondo su Facebook - ci sono tre giardinieri di cui uno fa il trattorista e due Manutentori ma uno si occupa di altro (riparazioni, manutenzione mezzi)". Si fa avanti anche Stefi: "Ragazzi a Via Gozzi c'è la giungla...Vi aspettiamo". Anche dalla Laurentina (il municipio più verde di Roma tralasciando il X - c'è la Tenuta di Castelporziano) arrivano richieste di aiuto e di intervento. I manutentori spiegano: "Nel IX Municipio operavano fino a qualche giorno fa tre giardinieri del Comune. Uno di loro, al quale vanno i nostri migliori auguri, è andato in pensione, ora ne restano due. Due del Servizio Giardini e due Manutentori part time e a tempo determinato. Per tutto il IX Municipio".

C'è, tra l'altro, un piccolo particolare. Ai manutentori civici il Comune non ha fornito il kit da giardiniere. Guanti, scarpe, mascherine, la divisa insomma.  "Ce li siamo comperati da soli - spiegano contattati su Facebook - In alcuni casi ce li hanno dati i "colleghi" del Comune". Spiegano che il primo contratto è arrivato il 18 aprile del 2016. Il Comune gli aveva fornito "due paia di pantaloni, una giacchetta, un paio di scarpe, un paio di guanti, un paio di occhiali in plastica, un elmetto protettivo. Ovviamente i guanti se li sono ricomprati tutti più volte, visto il lavoro che facciamo non se ne può fare a meno, i vestiti già ci mancavano in inverno perché quelli che ci avevano dato non erano adatti alla stagione e in più molti indumenti non sono sopravvissuti all'ambiente in cui operiamo, fatto di verde ma anche di rifiuti di ogni tipo. Stesso discorso per le scarpe. Protezioni tipo le cuffie per il rumore non ci sono mai state fornite". Intanto i romani continuano a lasciare messaggi sulla pagina Facebook del gruppo chiedendo ai 50 giardinieri di venire nei loro quartieri.  Altri invece propongono di donare divise, magliette e scarpe. "Se serve ho un paio di scarpe antinfortunistiche nuove taglia 41" scrive Antonio. 

Ecco un manutentore civico "in borghese" senza divisa al Colosseo.

 
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