Adr, il presidente De Vincenti: «Giubileo-Expo, a Fiumicino investimenti per 4 miliardi»

De Vincenti: "Grande occasione per lo sviluppo di Roma e di tutto il Paese"

Adr, il presidente De Vincenti: «Giubileo-Expo, a Fiumicino investimenti per 4 miliardi»
di Umberto Mancini
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 18:57

Un piano da 10 miliardi di euro da qui a fine concessione, di cui 2 già spesi, e 4 miliardi d'investimenti entro il 2030. Il Leonardo da Vinci è già pronto alla sfida. Perché «il Giubileo del 2025, la candidatura a Expo 2030 e la celebrazione del Bimillenario della Croce sono tre tappe che costituiscono una grande occasione per la rinascita di Roma, per ridisegnare futuro e presente della Capitale d'Italia, ridefinendo le linee di sviluppo e migliorando la qualità della vita dei cittadini».

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Claudio De Vincenti, presidente di Aeroporti di Roma, ha ben chiaro il ruolo che può svolgere Adr, facendo dello scalo di Fiumicino il miglior biglietto da visita del Paese. Un modello di sostenibilità ed efficienza. Da imitare ed estendere a tutto il territorio.
Giubileo, Expo 2030, Bimillenario della Croce, Roma sarà al centro dell'attenzione mondiale, come vi state preparando?
«Siamo pronti perché serve lo sforzo di tutti: del governo centrale, che con il presidente Mario Draghi è impegnato al massimo per il Giubileo e supporta la candidatura di Roma per Expo 2030, degli enti locali, delle imprese, di tutto il Paese che, come ha detto il presidente di Confindustria Bonomi, deve essere unito, coeso. Non possiamo perdere questa occasione e non la perderemo».
Fiumicino è già al top della classifica degli aeroporti mondiali per qualità dei servizi, sostenibilità, innovazione tecnologica, cosa farete in pratica nei prossimi mesi?
«Come ha sottolineato il Presidente del Consiglio, il Leonardo da Vinci svolgerà un ruolo centrale per il Giubileo. Noi continuiamo a offrire a tutte le istituzioni coinvolte il supporto nell'elaborazione e implementazione di un progetto altamente strategico in vista dell'evento. Abbiamo presentato un nuovo Piano di sviluppo dell'aeroporto di Fiumicino sul quale è in corso un confronto approfondito con Enac. Un piano da 8 miliardi, con nuovi moli e terminal».
Quali sono le novità rispetto al passato?
«E' un piano che pone al centro del suo sviluppo la sostenibilità a 360°, dalla drastica riduzione del consumo di territorio alla mitigazione dell'impronta acustica.

In vista del Giubileo 2025 sono previsti importanti investimenti nel Terminal 1, con un significativo ampliamento degli spazi a disposizione dei passeggeri su più livelli, nuovi moli, come il Molo A, nonché l'ammodernamento di tutte le aerostazioni e di tutti i moli dell'aeroporto con il completo rimodernamento del Terminal 3».

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Sul fronte dei collegamenti c'è molto da fare.
«Stiamo lavorando con Rfi e Anas. Le linee guida sono tracciate in vista prima di tutto del Giubileo: potenziare l'infrastruttura ferroviaria di collegamento con la città in modo da aumentare numero e velocità dei treni con Termini e con le altre stazioni romane, aggiungere un collegamento verso Roma Nord, realizzare il collegamento diretto con Civitavecchia e valorizzare finalmente l'integrazione con l'Alta Velocità intensificando i flussi da Nord e avviando quelli da Sud, che rischiano di rimanere al palo. Sono passaggi decisivi per rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini, realizzando gli obiettivi di intermodalità indicati dal ministro Giovannini».
State pensando anche ad una nuova pista visto il traffico in crescita?
«La quarta pista sarà fondamentale non solo per far fronte allo sviluppo del traffico ma soprattutto per riconfigurare profondamente l'assetto della attuale pista 1, innanzitutto riducendo nettamente l'impatto acustico sulle aree urbane di Fiumicino e Isola Sacra, ed a seguire rendendo accessibile alla comunità locale una vastissima area a grande valenza ambientale ed archeologica, oggi non fruibile: un esempio di sostenibilità concreta da vivere, non solo da dichiarare».
Parliamo dei tempi?
«La grande espansione del Terminal 1 e il nuovo molo A saranno completati e consegnati alla fine della prossima primavera. Seguirà il rinnovo dei moli B e D, con un restyling architettonico e il potenziamento dei servizi. Entro il 2024 anche il Terminal 3 e l'area di imbarco E verranno migliorati ulteriormente. L'obiettivo è accogliere fino a 60 milioni di visitatori nel 2025, con standard qualitativi, livelli di sostenibilità ambientale e di efficienza operativa che siano al top della classifica mondiale, come accade già oggi».
In che direzione si svilupperà l'aeroporto?
«Una volta completati gli investimenti che sono già in corso sul Terminal 1, programmiamo uno sviluppo verso Est realizzando un nuovo terminal e una nuova area tecnica, nonché un people mover che collegherà con treni elettrici tutti i vari terminal. E per fare tutto ciò non consumeremo altro suolo, ma agiremo sull'attuale sedime aeroportuale. Soprattutto orienteremo gli investimenti alla sostenibilità, la nostra stella polare, per avanzare nella transizione verde e confermarci al vertice in questo percorso. Con zero emissioni entro il 2030, il riciclo completo dei rifiuti, il risparmio energetico e idrico».

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