Fisco, settimana decisiva. Draghi frena sul catasto

Fisco, settimana decisiva. Draghi frena sul catasto
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Lunedì 20 Settembre 2021, 10:00
(Teleborsa) - Dopo aver affrontato la questione green pass, la prossima sfida per l'esecutivo Draghi sarà la riforma fiscale. Una riforma alla quale il presidente del Consiglio guarda con prudenza, con un occhio al deficit, che migliora, e l'altro al debito, sempre altissimo, consapevole che, una volta archiviata la fase pandemica, il patto di stabilità potrebbe tornare con tutto il suo rigore. Il via libera del del Cdm sulla riforma è atteso nell'ultima settimana di settembre.

Sulla delega, nei prossimi giorni, il Mef e Palazzo Chigi accelereranno dopo le cautele delle ultime settimane visto che la riforma, nel cronoprogramma iniziale del Pnrr, era indicativamente prevista prima della pausa estiva. Stando agli ultimi aggiornamenti in settimana il Consiglio dei ministri sarà chiamato a varare il decreto da 3,5 miliardi contro il caro-bollette. Sul tavolo dello stesso Consiglio dei ministri potrebbe esserci, inoltre, la Nota di Aggiornamento al Def. La riforma del fisco, probabilmente potrebbe, invece, slittare alla settimana successiva. Diversi sono, infatti, i nodi ancora da sciogliere. Tra i più spinosi la riforma del catasto che, in vista di un possibile aumento delle tasse sulla casa, ha visto insorgere destra e Cinque stelle.

"Noi chiediamo al presidente Draghi di non aumentare nessuna tassa mai. Mai permetteremo di aumentare l'Imu, la tassa sulla casa, sui negozi, sui capannoni che sono già super tassati. E sulle bollette della luce e del gas, invece che andare in giro col monopattino elettrico, il Governo ha il dovere di tagliare l'Iva e le tasse sulle bollette della luce e del gas e lo può fare domani mattina – ha affermato ieri il leader della Lega Matteo Salvini –. Chiediamo a Draghi di mantenere l'impegno preso quando è nato questo Governo: nessun aumento di tasse. Chiediamo subito, nei prossimi giorni, un intervento del Governo per togliere almeno una parte delle tasse sulla bolletta della luce e del gas perché rincari del 40% per famiglie, negozianti e imprenditori non sono pensabili".

"La revisione catastale non sia uno strumento per introdurre nuove tasse sulla casa, sarebbero inaccettabili – ha commentato il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani –. Le riforme necessarie per favorire la crescita del Paese sono la riforma del fisco, della giustizia e della burocrazia".

Sul tema è intervenuto anche Giuseppe Conte nella sua nuova veste di leader del Movimento cinque stelle. "Noi abbiamo bisogno di digitalizzare e semplificare tutta la pubblica amministrazione. In prospettiva anche il catasto va riformato, digitalizzato, però che nessuno pensi che questo è il momento e in prospettiva di aggravare le tasse per quanto riguarda i cittadini" ha affermato Conte parlando della riforma del catasto e del rischio che questo si traduca in una nuova tassa per i cittadini possessori di immobili.

Di tutt'altro avviso il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro. "Dopo aver passato settimane ad attaccare il Green Pass, adesso Salvini con il sostegno di Forza Italia ha dovuto cambiare obiettivo propagandistico e inventarsi che la sinistra vuole introdurre nuove tasse. Per noi la riforma del fisco deve essere improntata a una maggiore equità e ad una efficace lotta all'evasione fiscale. La revisione del catasto, ad esempio, – ha spiegato Fornaro – consentirebbe di far pagare il giusto a tutti eliminando anacronistici estimi catastali per case di lusso nel centro di tante grandi città. Pagare tutti il giusto è l'obiettivo di un fisco moderno, aiutando chi ha avuto in ragione della crisi prodotta pandemia delle reali difficoltà. Sulla riforma fiscale, punto fondamentale del programma di governo, quindi, la si smetta con la propaganda a buon mercato e si lavori per un fisco moderno e soprattutto giusto ed equo, contenendo le sacche di evasione e elusione che sono il vero cancro del bilancio dello Stato".

L'ipotesi – secondo quanto spiegano all'Ansa fonti di governo – è che l'esecutivo metta in campo una riforma inizialmente più '"light" facendo solo un primo passo sul catasto inserendo nella delega dei principi ispiratori che si limitino ad indicare la direzione verso la quale l'esecutivo vuole andare su un tema, quello del valore degli immobili, che attende una riforma dal 1989.

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