Il Colosseo torna nell'arena. Franceschini: riportare l'Anfiteatro Flavio com'era alla fine dell'800

Il Colosseo torna nell'arena. Franceschini: riportare l'Anfiteatro Flavio com'era alla fine dell'800
di Laura Larcan
4 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Novembre 2014, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 08:14

E se al Colosseo venisse restituita la sua arena? Quell'originario piano di calpestio che ha scritto la storia del monumento, dove si sono consumati due millenni fa i giochi mortali dei gladiatori e le sanguinolente cacce a bestie esotiche.

Il progetto porta la firma direttamente del ministro per i Beni culturali e turismo Dario Franceschini, che ieri mattina ha lanciato la suggestione con un tweet domenicale «L'idea dell'archeologo Manacorda di restituire al Colosseo la sua arena mi piace molto. Basta un po' di coraggio...».

LO STUDIO

Franceschini, dunque, sposa le ricerche di Daniele Manacorda, professore di Metodologia e tecnica della ricerca archeologica all'Università di Roma Tre, pubblicate sulla rivista Archeo del mese di luglio. Lo studio punta a riportare il Colosseo a come lo si vedeva alla fine dell'800, ripristinando per intero la pavimentazione dell'arena, al suo esatto livello originario, così come appariva nelle foto della ditta Alinari, scattate nella seconda metà del XIX secolo.

Il confronto con il Colosseo di oggi è doveroso. Ora esiste solo una porzione di arena sul lato orientale del monumento (presso lo sperone Stern), messa in opera nel 2000. Si tratta di una piattaforma terrazza in legno (la stessa da cui si è affacciato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama il 27 marzo scorso) che riveste poco più di un terzo del grande ovale dell'Anfiteatro Flavio. Consente di vedere le antiche strutture murarie di una parte dei famosi sotterranei del Colosseo. Presenze archeologiche che giocherebbero un ruolo chiave in questa operazione. Perché riallestire l'arena significa “coprire” (con strutture removibili) le testimonianze archeologiche. Nei piani di Franceschini, infatti, ci sarebbe proprio la prospettiva di tutelare i reperti sottostanti, mettendoli al centro di un progetto di valorizzazione in termini museali.

ALLESTIMENTI

Ne nascerebbe così un nuovo percorso di visita ipogeo che si collegherebbe con tutto il sistema dei sotterranei del Colosseo, già aperti e fruibili dal pubblico, arricchito però di un allestimento a tema. Questi spazi verrebbero infatti dotati in parte di modelli in scala (già sperimentati) che riproducono la tecnologia imperiale delle macchine per gli effetti speciali dell'epoca. Marchingegni e montacarichi speciali che consentivano di mandare in scena gli spettacoli più grandiosi dell'antichità. Uno di questi modellini funzionante è stato presentato in anteprima proprio ad Obama nel suo tour privato del Colosseo. «Il progetto ha una sua coerenza archeologica solida ed è fattibile», dicono dal Mibact. E il piano è già al vaglio della soprintendente di Roma Mariarosaria Barbera per individuare le migliori soluzioni tecniche.

Lo stesso Manacorda ribadisce che l'arena non si è persa nelle infinite vicende dell'anfiteatro (inaugurato nell'80 d.C.), ma è scomparsa per gli scavi fatti nell'ultimo secolo. «Scavi importantissimi - dice Manacorda - che hanno portato alla luce dati utili, ma nulla vieta che si restituisca al monumento la forma compiuta». Anche l''arena ha una sua storia. Le immagini in bianco e nero Alinari mostrano l'arena, con tutti i sotterranei, interrati. I primi sterri cominciano verso il 1874, per riprendere tra il 1938 e il '39 quando avvengono i primi restauri degli ipogei. Il sogno di Franceschini andrà affidato a un tavolo tecnico di esperti per definirne modalità, soluzioni e costi. E val la pena ricordare che il terzo lotto della sponsorizzazione di Diego Della Valle per il restauro del Colosseo riguarderà anche il restyling dei due terzi degli ipogei. Il Collegio Romano lancia, allora, la sua scelta. Le repliche degli esperti non sono tardate. E il dibattito si infiamma.

LE REAZIONI

Critico Salvatore Settis ex direttore della Scuola Normale di Pisa, già presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali: «Questo è un momento drammatico per la tutela del patrimonio culturale: lo Sblocca-Italia contiene norme devastanti, e intanto la funzionalità del ministero cala di continuo per mancanza di fondi e di personale. In questa situazione, non credo proprio che la restituzione dell'arena del Colosseo sia una priorità ragionevole». Convinto del progetto l'ex soprintendente ai beni archeologici di Roma Adriano La Regina sottolineando che «in fondo il Colosseo nasce proprio come un'arena». «Non è una questione di coraggio, ma di spesa - sottolinea La Regina - Dunque se c'è una disponibilità va benissimo. È una cosa fattibile ed anche utile». E di «buona intuizione» parla il presidente dell'Associazione Nazionale Archeologi Salvo Barrano. Certo, una super arena recuperata come quella del Colosseo potrebbe solleticare velleità da mise en éspace. Lo stesso Giovanni Volpe presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali parla di «concerti, magari gare di lotta greco-romana o proiezioni simili a quelle organizzate da Piero Angela e Paco Lanciano nel Foro di Augusto». Ci si augura che il buon senso rimanga sempre sovrano.