Cassino, caso migranti, fiducia rinnovata a sindaco e presidente del consiglio

Cassino, il presidente Secondino parla in aula
di Domenico Tortolano
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Mercoledì 15 Febbraio 2017, 16:37
Consiglio comunale velenoso ieri sera a Cassino nel dibattito sul caso profughi che vede indagati due consiglieri. Al termine la maggioranza di centrodestra ha rinnovato la piena fiducia al presidente d’aula Secondino e al sindaco.  “Mi auguro vivamente che l’opposizione creda nei valori della Costituzione e non strumentalizzi l’operato degli inquirenti e valuti il mio operato alla luce dei miei comportamenti.” Lo ha auspicato il presidente del consiglio comunale di Cassino Dino Secondino illustrando in aula la sua posizione alla luce dell’inchiesta giudiziaria che lo vede coinvolto in qualità di  socio di una cooperativa per l’assistenza ai profughi. E ancora:”Io credo nei valori della Costituzione Repubblicana e, quindi, alla piena autonomia della magistratura – il cui lavoro non va mai strumentalizzato – e nella presunzione di non colpevolezza fino a quando non ci sia una sentenza definitiva.” Secondino e il consigliere Mosillo hanno ricevuto un avviso di garanzia per questa inchiesta e da qui il dibattito in aula su richiesta di entrambi gli schieramenti. La minoranza aveva chiesto le dimissioni di Secondino da presidente ma la maggioranza ha espresso piena fiducia sia a Secondino che al sindaco D’Alessandro. E  Mosillo, assente, ha inviato una lettera in cui si dichiara “vittima della macchina del fango con notizie non vere che  riguardano la sua attività politica e  imprenditoriale:” Secondino, per poter illustrare  meglio la sua posizione, ha ceduto, solo per ieri sera, la presidenza al vice Giuseppe Di Mascio. I consiglieri di minoranza Petrarcone, Salera e Sebastianelli dopo aver contestato la dicitura dell’ordine del giorno, definita troppo fumosa, hanno criticato l’alleanza politica fra un esponente del Pd ed uno di Forza Italia che ha portato alla vittoria elettorale di D’Alessandro.
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