Droga, l'allarme del questore:
"Serve un fronte comune"

Un momento della conferenza stampa
di Stefano De Angelis
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Domenica 1 Gennaio 2017, 18:10
Meno reati, ma più arresti e denunce in Ciociaria. Un dato generale che il questore di Frosinone, Filippo Santarelli, con una punta d’orgoglio ha definito «soddisfacente». Nel bilancio dell’attività svolta dalla polizia nel 2016, però, emerge ancora una volta quella che è stata già definita una piaga: lo spaccio e il consumo di droga. Il monito lo ha lanciato Santarelli ieri commentando i risultati dell’ultimo anno, contrassegnato anche da due maxi operazioni condotte nel capoluogo e ribattezzate «Intoccabili» e «Fireworks». «Contro la circolazione della droga noi facciamo la nostra parte, prevenzione e contrasto. Abbiamo scoperto centrali dello smercio di stupefacenti, che venivano venduti a centinaia di persone. Basta? Di sicuro c’è un problema di natura sociale e probabilmente non sono sufficienti soltanto le operazioni di polizia giudiziaria. E’ un fenomeno che va combattuto su più fronti e in piena sinergia tra i vari organismi del territorio. I reati legati alla droga sono in aumento e questo dovrebbe indurre a fare valutazioni ampie e complessive e ad adottare efficaci misure di carattere sociale». Come a voler a dire che la sola attività repressiva non può essere sufficiente senza un canale parallelo, un tessuto sociale, che si faccia carico di risolvere ciò che all’origine spinge ad assumere droghe. «Molti acquirenti, sprovvisti di mezzi economici (ogni dose costa dai 20 ai 30 euro), hanno commesso reati predatori per racimolare i soldi necessari. Spesso poco prima di effettuare l’acquisto di droga. La lotta alle centrali di spaccio, indirettamente, aumenta la sicurezza del territorio in quanto non più meta di assuntori di droga», è stato sottolineato. In dodici mesi sono stati sequestrati 13 chili di cocaina e 30 di hashish.
I NUMERI
Nel 2016, rispetto allo scorso anno, i reati denunciati sono calati del 4 per cento (1827 contro 1897). Quelli maggiormente percepiti dai cittadini sono furti e rapine, i cosiddetti reati predatori. Se da un lato il numero totale delle incursioni dei ladri ha fatto segnare una leggera flessione (sono passati da 979 del 2015 a 973), dall’altro è emerso un incremento dei colpi in abitazione (+7 per cento) e negli esercizi commerciali (+12 per cento). Al contrario si sono contati meno furti con strappo (-43 per cento), sulle auto in sosta (-23 per cento), di motorini e auto, rispettivamente diminuiti del 75 e del 2 per cento. E’ raddoppiato, invece, il numero delle rapine, salito da 17 a 35. Le indagini della polizia, però, hanno portato a un aumento del 39,13 per cento degli arrestati e dei denunciati per furti e rapine: in totale 96 persone, 81 finite nei guai per furto e 15 per rapina, alcune accusate di più colpi. Tra gli altri tipi di reati è stata riscontrata una sensibile diminuzione di estorsioni (-54 per cento), danneggiamenti (-2 per cento), truffe e frodi informatiche (-12 per cento). Di contro, c’è stato un incremento dei casi di violenza sessuale (da 2 a 7, con 6 persone finite sotto indagine), di quelli connessi alla prostituzione e delle denunce per ricettazione (salite da 9 a 16).
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Il questore Santarelli ha parlato anche della lotta alla malavita. «Ci sono tentativi e forme di infiltrazione della criminalità organizzata per cercare di acquisire ditte e società in difficoltà economiche. I settori più a rischio sono quelli della ristorazione, dell’edilizia e delle auto, ma anche quello dei rifiuti. Su questo fronte la guardia sarà sempre alta».
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