Ex campo di concentramento
di Cassino, parte il progetto
di recupero: ieri un sopralluogo

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Giovedì 22 Giugno 2017, 18:53
Un progetto di valorizzazione per l’ex Campo di concentramento di Cassino. Oggi, su richiesta del consigliere regionale Marino Fardelli, si è svolto un primo il sopralluogo presso la struttura di via Caira. Alla visita hanno preso parte gli ingegneri e i tecnici del demanio regionale e della Regione Lazio, ma anche associazioni e storici locali. Nelle settimane precedenti altri incontri si sono tenuti presso l'Agenzia del Demanio.
“La ripulitura dell’area dovrà essere il primo passo verso la valorizzazione e il riutilizzo dell’immensa struttura – ha dichiarato il consigliere regionale Marino Fardelli – Si tratta di un patrimonio storico che non può più restare nel completo abbandono, in uno stato di degrado che lo sta deteriorando e che sta costituendo anche un pericolo per la strada esterna. Da oggi usciti dalle secche di bilancio della Regione, si inizi seriamente a parlare di valorizzazione". 
L’ex Campo di concentramento risale alla Prima guerra mondiale: è costituito da una vasta area con capannoni attualmente accessibili in parte, alcuni dei quali ristrutturati e utilizzati a scopi militari fino agli anni Novanta. In quel campo passò un lungo periodo di prigionia il filosofo Ludwig Wittgenstein. Il campo ha ospitato circa duemila ufficiali e fino a trentacinquemila prigionieri. Dopo qualche anno, il comprensorio passò al servizio dell’Artiglieria e al termine della Seconda guerra mondiale ospitò la Scuola Allievi Carabinieri Reali con circa settemila uomini. “Si tratta di una superficie di ventiquattromila metri quadrati – spiega il consigliere regionale Fardelli – Quattro capannoni nei quali è racchiusa la storia di un secolo del nostro territorio. In altre città italiane ed europee gli ex campi di concentramento sono stati ristrutturati e resi fruibili attraverso progetti tra pubblico e privato e adibiti a luoghi adatti a mostre, convegni, visite e dove la storia è divenuta ricchezza per la memoria e per l’economia. Oggi insieme a tecnici, storici locali e associazioni cittadine abbiamo iniziato un percorso che non è chiuso ma bensì aperto a coloro che vogliano ufficialmente contribuire in maniera propositiva. A settembre faremo un dibattito pubblico aperto alla cittadinanza", ha concluso Fardelli.
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