Sopralluogo a Monte Radicino, incendio devastante: sentieri e pascoli non ci sono più

L'incendio di una settimana fa
di Alessandro Andrelli
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Lunedì 16 Ottobre 2023, 08:58

Monte Radicino una settimana dopo il devastante incendio. Venerdì alcuni volontari dell'associazione ASD Country Valley sono saliti in sella ad alcuni quad per ispezionare l'area nel territorio di Ferentino e le immagini scattate, purtroppo, restituiscono lo scempio causato dalle fiamme. Centinaia di uliveti, decine di querce decennali e gran parte della cartellonistica posizionata lungo i vari percorsi di trekking sono andati distrutti. «Conoscendo bene quelle zone - racconta il presidente Melissa Gasbarra - sapevamo che le fiamme non avrebbero dato scampo alla vegetazione. L'incendio è capitato a pochi giorni dalla transumanza di diversi greggi da Prato di Campoli». L'area, infatti, da anni era in gestione durante il periodo invernale ad alcuni allevatori proprio per l'allenamento allo stato brado di mucche e vacche che durante gli ultimi sei mesi avevano vissuto nella vicina Veroli. Il loro viaggio sarebbe iniziato a fine mese con direzione Monte Radicino. Ora sarà un bel problema trovare una nuova casa per centinaia di animali: «Abbiamo notato alcuni fagiani e alti uccelli che vivono nella zona - aggiungono i volontari dell'ASD Country Valley - disorientati e in cerca di una nuova casa».

I percorsi di trekking e per le passeggiate a cavallo, utilizzati da centinaia di appassionati nel corso dell'estate, sono completamente distrutti, così come diverse zone dove era stata negli ultimi anni apposta una nuova cartellonistica. Emblematica la "grotta del danese" uno dei luoghi più suggestivi della montagna, con un percorso tutto suo, che ricorda le gesta di questo camminatore di origine danese che si narra avesse anche trovato alcune grotte appartenute ai briganti durante il periodo della seconda guerra mondiale: «Cercheremo di salvare il salvabile - ribadisce il presidente Gasbarra - I sentieri che sono stati costruiti negli anni hanno sicuramente aiutato i soccorsi durante le fasi più concitate dell'incendio e questo ci consola del lavoro svolto negli anni La piana dove organizzavamo la Festa della Montagna ha subito dei danni seri, ma siamo riusciti a salvare diverse casette».

Si continua ad indagare per scoprire l'origine del rogo. Non è escluso che le fiamme siano partite da roghi accesi per bruciare sterpaglie il cui controllo sarebbe sfuggito di mano all'uomo.
Alessandro Andrelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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