Frosinone, in Consiglio l'aumento della Tasi su seconda casa
e non solo. «Colpa dei tagli»

Frosinone, in Consiglio l'aumento della Tasi su seconda casa e non solo. «Colpa dei tagli»
di Alessandro Redirossi
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Sabato 22 Luglio 2017, 17:10
Seconde case, negozi, magazzini, opifici, aree fabbricabili: aumenti in vista a Frosinone per l’aliquota Tasi, il tributo sui servizi comunali indivisibili. La delibera verrà portata in Consiglio comunale mercoledì dalla Giunta Ottaviani e prevede un aumento dello 0,8 per mille dell’aliquota Tasi (così il carico Imu-Tasi passa dal 10,6 per mille all’11,4 per mille). L’aumento non riguarderà le abitazioni principali (quelle in cui si dimora abitualmente e risiede), che sono esentati dalla normativa.  L’aumento dello 0,8 per mille dell’aliquota riguarderà invece le abitazioni principali con categorie catastali A1, A8,A9 (abitazioni di tipo signorile; ville; castelli, palazzi di pregio storico/artistico)e pertinenze. Ma soprattutto graverà su seconde case, aree fabbricabili, negozi, magazzini, opifici, eccetera. Secondo quanto appreso da uno studio di commercialisti relativamente ad un aumento della stessa entità nel Comune di Terracina, per una seconda casa con rendita catastale pari a 54° l’aumento del tributo è stato pari a 76 euro. Una misura che di certo farà storcere il naso ai cittadini, trattandosi di un aumento con effetto retroattivo dal 1 gennaio per salvaguardare gli equilibri di bilancio attraverso maggiori entrate per il Comune stimate in 800mila euro.
MASTRANGELI: «COLPA DEI TAGLI DA STATO E REGIONE»
L’assessore al Bilancio Riccardo Mastrangeli ricorda le responsabilità di Stato e Regione, affermando: «Riguarda le seconde case, negozi, magazzini, aree fabbricabili. Ma il gettito maggiore riguarda le seconde case. Queste entrate andranno a sostenere le integrazioni che il Comune deve fare per i servizi a domanda individuale. Senza questa misura avremmo dovuto tagliare i servizi ad alcune categorie protette. Il trasferimento regionale per il mantenimento degli anziani in Rsa ha subito una riduzione del 42%; il contributo relativo alla pubblica istruzione è calato del 41%. Per quanto riguarda i contributi statali, il Fondo di solidarietà comunale si è ridotto nel triennio di 1,4 milioni di euro. Quindi o si tagliano i servizi ai cittadini e si penalizzano le fasce sociali più deboli o si aumenta di una piccolissima percentuale l’aliquota per le seconde case e le aree fabbricabili. Abbiamo scelto di andare incontro a chi è in difficoltà senza tagliare i servizi. È un aumento molto contenuto».
TEMI SCOTTANTI RIMANDATI A SETTEMBRE
Intanto non approderanno subito in Consiglio comunale (ma a settembre) i temi che l’opposizione (Pd, Psi, M5S, civiche e Frosinone in Comune) aveva formalmente chiesto di portare in question time. Fra questi anche la questione scottante relativa al futuro dell’area ex Permaflex, la Tari, il Parco Matusa. Dopo la riunione dei capigruppo di mercoledì sera è emerso che vicende ritenute urgenti dalle opposizioni non saranno discusse a luglio. Il presidente del Consiglio comunale Adriano Piacentini (Forza Italia) nel rispondere alla richiesta di convocazione dell’Assise da parti delle opposizioni ha rilevato che l’articolo 28 dello Statuto comunale prevede che i Consigli con question time possono svolgersi (ad eccezione di agosto) solo nel primo mercoledì del mese. Quindi tutto rimandato a settembre. Ma dall’opposizione emergono malumori: secondo i consiglieri si poteva trovare una formula per trattare subito temi scottanti e ritenuti urgenti in Aula e non fra un mese e mezzo. «Politicamente è un brutto segnale di scarsa trasparenza e disponibilità nel trattare temi concreti e importanti per la città» dice dal Pd il consigliere d’opposizione Fabrizio Cristofari. «Noi del M5S abbiamo fatto notare che c’era la necessità di avere chiarezza rispetto a questi temi subito, in particolare sull’ex Permaflex. Ma la maggioranza ha preso tempo e questo ci delude: si potevano inserire nell’ordine del giorno». Critico da Frosinone in Comune, Stefano Pizzutelli, con una richiesta di accesso agli atti su uno dei temi che non verrà discusso subito in Consiglio, il Parco del Matusa. «La richiesta di accesso agli atti è stata inviata questa mattina per pec. Questo perché l'Ufficio di Presidenza ha deciso che comunque le interrogazioni, come degli studenti svogliati, siano da rimandare a settembre. Non c’è la volontà di dare delle risposte che sono urgenti» tuona Pizzutelli.
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