Frosinone, Parco Matusa: 70mila euro per i primi interventi
e 55mila di incarichi. Ora le piantumazioni

Frosinone, Parco Matusa: 70mila euro per i primi interventi e 55mila di incarichi. Ora le piantumazioni
di Alessandro Redirossi
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Mercoledì 15 Novembre 2017, 19:04
Per i contestati tabelloni da 40mila euro installati a due passi dal “Matusa” mancano zero giorni all’ingresso nel nuovo Parco Matusa. In realtà per adesso a godersi il prato del campo che ha portato il Frosinone in serie A sono solo gli uccelli. A prima vista sembra tutto più o meno fermo alla data del Green day del 2 ottobre scorso. Ci sono il vecchio campo di gioco, la vecchia tribuna centrale senza le tribune metalliche. Rimosse in estate dalla ditta Clarin, cui il Comune le aveva cedute in permuta per installare i nuovi spalti al Casaleno. «Dopo l'evento di ottobre sarà necessario continuare le lavorazioni senza l'afflusso dei cittadini all'interno dell'area di cantiere, per arrivare in tempo con l'apertura definitiva al pubblico per la prossima primavera» scriveva un mese e mezzo fa il Comune.

CIRCA 120 MILA EURO FRA MANUTENZIONE, AFFIDAMENTI E INCARCHI DIRETTI 

I primi interventi di messa in sicurezza e sistemazione, stando agli atti comunali, hanno portato a costi per circa 70mila euro. Senza ricorrere a gara (per importi inferiori a 40mila euro è possibile l’affidamento diretto), l’amministrazione comunale ha affidato interventi per 39.700 euro (Iva esclusa) all’impresa Recinedil di Ripi per la rimozione e trasporto  della recinzione metallica non riciclabile, demolizione e trasporto di muretti e fondazioni delle torri faro e sigillatura delle tracce della demolizione. Secondo la determina comunale nell’affidamento alla ditta si è tenuto conto “delle realtà imprenditoriali di minori dimensioni” per permettere “l’adeguata partecipazione delle micro e piccole imprese”. Gli altri 32 mila euro sono stati impegnati per i lavori di manutenzione sulla recinzione perimetrale del Matusa (fra cui interventi di tinteggiatura), pulizia della vegetazione spontanea, posa del prato nell’area delle ex panchine. Per cui il Comune ha fatto ricorso ad alcuni fornitori e agli straordinari della cooperativa Essegi 2012, che gestisce la manutenzione degli immobili comunali. I 70 mila euro complessivi vengono attinti dai 455mila euro da oneri concessori individuati nel 2016 dal Comune per il Parco. Così come gli incarichi diretti di qualche mese fa da circa 15mila euro all’architetto Pistolesi (per il progetto di fattibilità) e da circa 40mila euro agli architetti Cibin e Di Tardo (docenti dell’Accademia delle Belle Arti) per la redazione del Masterplan generale e del progetto definitivo ed esecutivo.

LE RISORSE E I PROSSIMI INTERVENTI

Quindi più di un quarto dei 450mila euro comunali sono stati impegnati per incarichi e prima messa in sicurezza dell’area. Ora tocca alle piantumazioni e alla realizzazione del primo anello.«Ci stiamo preparando per le piantumazioni e la realizzazione del primo anello destinato alla “passeggiata” – spiega il dirigente ai Lavori Pubblici Elio Noce - Stiamo facendo il capitolato per poter andare a gara. Tutto è legato ai pareri relativi ai vincoli. C’è il parere favorevole su quello archeologico, sono stati presentate le richieste per l’autorizzazione paesaggistica e monumentale. Attendiamo». Al momento al Comune si ipotizzano cifre superiori ai 100mila euro per il bando relativo a piantumazioni e primo anello. Si punta anche a sfruttare i ribassi di gara per investire sulla creazione delle “stanze” tematiche del parco, le aree verdi a tema. Per realizzare il Parco per come appare in base all’immagine stampata sui cartelloni non basteranno però i 455 mila euro, in parte già spesi. «Quando si arriverà nei prossimi 24-36 mesi alla consegna dell’assetto finale del Parco si supereranno i 2 milioni di euro di investimenti» aveva detto il sindaco Ottaviani ad aprile.
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