Cassino, trovati cinque ordigni bellici a Sant’Angelo

Cassino, trovati cinque ordigni bellici a Sant’Angelo
di Domenico Tortolano
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Giovedì 1 Settembre 2022, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 11:02

Ancora un ritrovamento di bombe inesplose nelle periferie di Cassino. Sono bombe risalenti alla seconda guerra mondiale, precisamente al periodo di gennaio 1944 quando nei pressi del fiume Gari si scatenò una sanguinosa battaglia tra le truppe tedesche e quelle americane.
Infatti sono emersi da un terreno a seguito di scavi. Lo riporta una ordinanza del sindaco Enzo Salera che ha dichiarato «la zona interdetta al transito veicolare e pedonale per il rinvenimento di ordigni bellici». E prosegue:«Ben 5 ordigni bellici inesplosi, in Cassino, località Sant’Angelo in Theodice, lungo l’argine sinistro del fiume Gari, distanti circa 100 metri dal monumento “Campana della Pace”. Perciò l’emissione di provvedimenti contingibili e urgenti a tutela della pubblica e privata incolumità». La comunicazione è stata inviata alla Prefettura e alla Questura di Frosinone per l’invio degli artificieri.

L’ORDINANZA
Continua l’ordinanza: «Considerato opportuno, adottare in via precauzionale e a salvaguardia dell’incolumità pubblica l’ordinanza diretta ad evitare la circolazione di veicoli e persone presso l’area in esame.

Ritenuto necessario procedere alle operazioni di bonifica al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana». I vigili urbani hanno provveduto ad installare la segnaletica con il divieto di transito che resterà in vigore fin quando gli artificieri non completeranno la rimozione degli ordigni.

Tra il 2021 e quest’anno sono stati ritrovati nel territorio comunale di Cassino oltre una ventina di ordigni bellici, quasi tutti ancora pericolosi. Sono emersi dal terreno sia dopo le piogge abbondanti o a seguito di scavi. Nelle campagne di S.Angelo, di Caira e a Montecassino ed anche in piazza Diamare nei mesi scorsi durante gli scavi per rifare la pavimentazione. A Caira ne sono stati trovati diversi soprattutto lungo il sentiero che porta a Montecassino. L’assenza di vegetazione per la siccità ha fatto scoprire questi ordigni bellici. In particolare lungo il percorso del ponticello posto a margine della via “Cavendisch Road”; sempre in località Caira, Vallone del Dente, nella zona sottostante la Casa Sanitaria, intersecante con via Orsaia. Il bollettino finale dei civili uccisi durante la battaglia di Cassino tra il 1943 e il 1944 è tragico. Furono 1688 di Cassino tra cui 212 all’interno del monastero di Montecassino. E inoltre 175 della frazione di Caira e 162 di Sant’Angelo. Un tributo di sangue enorme ed una città e un monastero da ricostruire. Ed ancora oggi c’è il pericolo dei reperti bellici. Sul fiume Gari nel gennaio 1944 ci furono scambi di artiglieria che durarono per diverse settimane seminando il panico tra gli abitanti e soprattutto con militari uccisi dai cannoni. Perciò nel dopoguerra sul luogo della battaglia venne installata la “campana della pace” voluta dagli abitanti di Sant’Angelo. Ed ogni anno a maggio si svolge una cerimonia rievocativa con l’intervento dell’ambasciata americana di Roma.

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