Prima l'aumento delle indennità degli amministratori spalmato in tre annualità, dal 2022 al 2024, ora la riforma che tocca gli enti locali. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha dato il via libera al "decreto elezioni". La principale novità, oltre all'abbinamento di Europee e Comunali nei giorni 8 e 9 giugno (election day), è quella che riguarda le legislature consecutive dei sindaci. In sostanza è stato cancellato il limite massimo di mandati nei Comuni fino a cinquemila abitanti (era fissato a tre sotto le 3mila anime) ed è stato elevato da due a tre il numero di quelli possibili nelle cittadine fino a quindicimila residenti. In pratica negli oltre 50 paesi della Ciociaria, molti montani, si potrà scendere in campo ed essere scelti primo cittadino all'infinito, senza alcun vincolo temporale: sarà la popolazione, con il voto, a stabilire se rinnovare o meno la fiducia all'uscente. Ed è il caso, ad esempio, dei centri della Val di Comino (come Settefrati, San Donato, Gallinaro, Atina, Alvito), della Valle dei Santi (come Sant'Andrea del Garigliano, Sant'Ambrogio e Sant'Apollinare) e di quelli situati a Nord della Ciociaria, come Filettino, Trevi nel Lazio, Morolo, Guarcino o Vallecorsa. In quelli in cui la popolazione oscilla tra le cinquemila e le quindicimila unità, invece, il sindaco, rispetto a quanto avveniva finora, potrà essere incaricato per tre volte di fila. È il caso, tra gli altri, di Pontecorvo, Monte San G. Campano, Roccasecca, Piedimonte, Ceprano, Arce, Isola del Liri, Boville, Arpino e Fiuggi.
IL PRIMO ANNUNCIO
Tra i sindaci che con la precedente normativa non avrebbero potuto ricandidarsi alla tornata di giugno c'è anche quello di Settefrati, Riccardo Frattaroli, reduce da quindici anni di governo cittadino.
Tra coloro che sono in dirittura d'arrivo del secondo mandato nei Comuni compresi nella fascia 5-15mila abitanti c'è anche Anselmo Rotondo, sindaco di Pontecorvo: «Credo che sia un decreto positivo. Per un'amministrazione è fondamentale la continuità per ottenere risultati. Nei primi cinque anni si entra nel meccanismo, nel secondo quinquennio si gettano le basi per la programmazione degli interventi e nel terzo si raggiungono appieno i risultati. Il meccanismo della burocrazia non è semplice: non è facile, sul piano dell'esperienza, subentrare a chi già ricopre questo ruolo». Sulla sua eventuale terza discesa in campo, Rotondo ha spiegato: «Valuterò, sono pronto a prendere seriamente in considerazione questa ipotesi». Così il sindaco di Ceprano, Marco Galli: «Sono favorevole a questa riforma, ma bisognerebbe rivedere il testo unico degli enti locali per consentire ai sindaci di lavorare con maggiore serenità. La mia ricandidatura? Vedremo, ho un gruppo coeso in cui prevale la massima condivisione».