Un etto di cocaina in auto, arrestato un giovane

Un etto di cocaina in auto, arrestato un giovane
di Giovanni Del Giaccio
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Marzo 2024, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 09:37

 

Quando ha visto i carabinieri ha provato a dileguarsi ma non è servito. Lo hanno inseguito e arrestato, trovandolo con cento grammi di cocaina.
La conferma che la droga continua a essere immessa sul mercato ciociaro e che nello spaccio sono attivissimi i cittadini originari dell'Albania. Sì, perché in carcere con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti è finito un ragazzo di 25 anni, residente ad Alatri ma di origine albanese. Già noto alle forze dell'ordine, tra l'altro, proprio per questioni di droga.

LA RICOSTRUZIONE

I militari dell'aliquota radiomobile della compagnia carabinieri di Alatri, nel corso di un servizio di controllo del territorio , lo hanno arrestato dopo un rocambolesco inseguimento. Alla vista della pattuglia, infatti, ha tentato di sfuggire al controllo lanciandosi ad alta velocità nel traffico. I militari lo hanno inseguito, ma, poco dopo, vistosi braccato, il ragazzo ha abbandonato la sua auto tentando di fuggire in un campo pieno di rovi. Fuga che è durata poco, perché i carabinieri lo hanno raggiunto e bloccato. Ne è nata anche una colluttazione, il giovane ha cercato di fuggire ancora ma alla fine è stato tratto in arresto.
A quel punto è scattata la perquisizione e si è scoperto il motivo di quel tentativo di far perdere le proprie tracce: call'interno dell'autovettura appena abbandonata, infatti, erano nascosti poco più di cento grammi di cocaina. La successiva perquisizione domiciliare non dava ulteriori riscontri, ma quella quantità è stata sufficiente a trarlo in arresto. Dopo l'udienza di convalida, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

IL RISVOLTO

Appena 25 anni e la disponibilità di un ettogrammo di cocaina, il fatto di essere già conosciuto alle forze dell'ordine, le origini albanesi. Sono tre elementi che portano nella stessa direzione: il mercato dello spaccio è ormai in mano alla criminalità dell'Albania che in questo settore ha praticamente soppiantato i "rivali" e mantiene il controllo della situazione. Un'organizzazione che nel capoluogo ciociaro ma anche nella zona nord della provincia non solo si è affermata, ma utilizza giovani che sembrano non aver paura di nulla quando si tratta di effettuare consegne o di dare qualche "lezione" a chi alza troppo la testa o ha accumulato debiti ed è in ritardo con i pagamenti. Non è escluso che proprio il mercato della droga sia stato alla base dell'omicidio tra la folla di qualche settimana fa nel capoluogo.

IL DELITTO

Il giovane arrestato con la cocaina non ha legami di parentela con Kasmin Kasem, il ventisettenne ucciso la sera del 9 marzo in via Aldo Moro, a Frosinone, né con Mikea Zaka, 23 anni, che ha sparato e ucciso il connazionale. È stata una delle prime verifiche "incrociate" che hanno fatto gli investigatori, i quali immediatamente hanno voluto capire se il "giro" fosse lo stesso. Proprio Zaka, del resto, fu trovato con 20.000 euro in contanti, frutto secondo chi indaga di un traffico di sostanze stupefacenti. Al momento oltre a escludere parentele, non sembrano esserci collegamenti con la vittima del delitto e con l'assassino reo confesso. Cosa che da un lato esclude il venticinquenne finito in carcere dagli "affari" che hanno portato al delitto, ma dall'altro lo inserisce (e questo era già noto, visti i precedenti di polizia) nel traffico di droga. Quei cento grammi avevano un valore enorme, ma la fuga a folle velocità non è servita al venticinquenne a evitare il carcere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA