Marocchinate ad Esperia, ferita aperta. Il sindaco nel Giorno della Memoria: «Mai nessun perdono per gli stupri»

Il Comune per le atrocità subite ha la medaglia d'oro al merito civile

Il sindaco Villani al monumento ai caduti
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 18 Maggio 2024, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 09:40

Si è svolta ieri mattina  in piazza Consalvo ad Esperia la Giornata della Memoria.In cui sono state ricordate le vittime della seconda guerra mondiale e le tante vittime abusate dalle truppe marocchine. 

«Il popolo Esperiano - ha detto il sindaco Giuseppe Villani - fu preso tra due fronti, ostaggio dei tedeschi, impossibilitati a difendersi dai pesanti bombardamenti alleati. E come se non bastasse a guerra finita, nel Maggio del 1944, durante la fase di liberazione, invasi dalle truppe coloniali Francesi che cercarono di sfondare la Linea Gustav che divideva in due l’Italia, dalle atroci violenze di stupro e massacri, rimase loro soltanto il coraggio di difendere la dignità e il merito civile. Nessuno potrà mai perdonare le violenze inflitte alle donne, ai bimbi e agli anziani di Esperia e di tanti altri paesi limitrofi, così come nessuno potrà mai perdonare la distruzione delle loro case e la perdita di tutti i loro averi. Mai più tanto orrore», ha detto il primo cittadino.

LE AUTORITA' 

Alla cerimonia ha preso parte il prefetto Ernesto Liguori, il copmandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Mattioli, la delegazione Polacca, rappresentata dal Presidente della provincia di Varsavia Romuald Reszka, ma anche il Presidente del Consiglio Provinciale, Gianluca Quadrini, il Delegato del Presidente della Regione Lazio Assessore Pasquale Ciacciarelli, il Consigliera Regionale Presidente e Membro di Commissione Sara Battisti, ail Presidente del GAL Giuseppe Moretti, l’ammirazione Comunale di Esperia, il baby Sindaco, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e agli alunni dell’Istituto Comprensivo.

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