Messa ad alta quota in onore
della Madonna delle Vette,
la celebrazione a Monte Pizzo Deta

Messa ad alta quota in onore della Madonna delle Vette, la celebrazione a Monte Pizzo Deta
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Mercoledì 19 Luglio 2017, 13:08
Domenica scorsa si sono svolti, sulla vetta del Monte Pizzo Deta, 2041 metri, versante verolano degli Ernici, I festeggiamenti in onore della Madonna delle Vette, una tradizione ormai consolidata da ben 17 anni a questa parte e curata dall’Associazione Amici della Sagra della Crespella di Santa Francesca. La manifestazione ha avuto inizio proprio nell’estate dell’anno 2000 quando sulla sommità della vetta, su iniziativa degli Amici della Montagna di Veroli, vicino alla croce già presente, fu posta una statua in bronzo raffigurante la Vergine Maria, da quel giorno rinominata Madonna delle Vette.  E fu don Celestino Noce, parroco verolano nonché grande estimatore e conoscitore delle nostre montagne, a celebrare la prima messa vicino la Madonnina, a seguire, molti altri sono stati i sacerdoti che hanno voluto rendere omaggio alla Madonna, così come centinaia e centinaia le persone che sono salite in vetta per “ salutare “ ed affidare a Lei le personali intenzioni. Quest’anno, già dalle prime ore dell’alba, il piazzale di Prato di Campoli era invaso da autovetture, parcheggiate: decine e decine gli escursionisti che si sono avviati per i tortuosi e ripidi sentieri che conducono sulla vetta, affrontando un duro dislivello di circa 900 metri, sfidando un tempo davvero incerto con forti raffiche di vento; sulla vetta si contavano più di 120 persone, uomini, donne e bambini che hanno atteso, consumando un panino o gustando un caldo caffè o thè, l’inizio della Santa Messa fissata per le ore 10,30 e celebrata da Don Jacques, parroco di Santa Francesca e Colleberardi. Suona la campanella, la Messa sta per iniziare, ognuno cerca ed occupa un suo spazio tra i sassi o in qualche pratolina, di sicuro non troppo comodo…. ma sufficiente per raccogliersi e “ partecipare intensamente” alla santa messa che è accompagnata dai canti effettuati dalle comunità di Santa Francesca, Colleberardi e Crocifisso . Toccante, per tutti i presenti, la preghiera dei fedeli, dove sono stati ricordati, Roberta, Claudio e Pierluigi, amanti della montagna e frequentatori assidui di queste cime. 

«Una volta su, si dimentica la fatica affrontata per raggiungere questi posti incantevoli, è bello il ritrovarsi insieme anche nel ricordo degli amici che ci hanno lasciato ma che quassù sentiamo più vicini – ha affermato don Jacques nella sua omelia, - non senti le nebbie che ti avvolgono e Il vento gelido che ti taglia il viso ma godi degli squarci di sereno che si aprono rapidi e festosi. E’ il segno della potenza di Dio».
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