Certo è che, per ora, gli atti parlano di presunti atteggiamenti molesti manifestati tra il 2016 e il 2017 nella scuola, del cassinate, dove ha prestato servizio per anni.
LE INDAGINI
Le indagini sono partite un anno e mezzo fa, quando i carabinieri ricevono una segnalazione confidenziale di quanto stava avvenendo in una classe della scuola Primaria. Il centro del cassinate è una piccolissima comunità e in men che non si dica la vicenda comincia a serpeggiare tra i genitori e il corpo docente, per cui viene informata la Procura di Cassino. Vengono ascoltati alcuni genitori, ma tutto ruota attorno alla capacità di testimoniare dei bambini, presunte vittime, e degli altri componenti della classe.
L’INCIDENTE PROBATORIO
Per questo la Procura, vista la delicatezza del caso e nella massima discrezione per tutelare i minori (ma anche l’ex maestro), a metà 2018 chiede l’incidente probatorio e, con l’assistenza di uno psicologo, vengono escussi, una quindicina di bambini. Al termine dell’incidente probatorio, un paio di mesi fa, sei bambini su 15 vengono ritenuti capaci di testimoniare.
Qualche giorno fa l’atto conclusivo della Procura: la chiusura delle indagini e la notifica dell’avviso di garanzia all’uomo. Ora la sua difesa, rappresentata dall’avvocato Ermete Grossi, ha venti giorni di tempo per chiedere l’interrogatorio oppure depositare una memoria difensiva. Solo dopo si saprà se ci sarà l’esercizio dell’azione penale, vale dire la richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura. I sei bambini sono stati assistiti legalmente dagli avvocati Manlio Sera ed Emanuele Carbone.
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