Sora - Museo Civico:
alla ricerca del direttore perduto

Foto dal web
di Roberta Pugliesi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Febbraio 2017, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:03
Museo civico della Media Valle del Liri: nuova "gatta da pelare" per l'amministrazione De Donatis chiamata a risolvere nel più breve tempo possibile una questione decisamente spinosa. E' infatti dal mese di settembre che l’attività del Museo si è quasi del tutto fermata per la mancata nomina del Direttore, nonostante l’avviso di selezione sia stato bandito già da molto tempo. Questo fatto ha comportato una riduzione dell’offerta di proposte culturali in città. E pensare che un rilancio straordinario della struttura museale si era avuto con l'ultima direttrice, l'archeologa  Manuela Cerqua, che tante iniziative ed eventi aveva organizzato nel tempo riportando famiglie e ragazzi al museo, rendendoli partecipi e consapevoli del ricco patrimonio locale tramite una didattica coinvolgente e divertente. E' per questo che il Movimento 5 Stelle, con il consigliere Fabrizio Pintori, ha depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti in merito ai motivi della mancata nomina del Direttore e per conoscere le intenzioni dell’Amministrazione al riguardo. Sono state chieste spiegazioni anche in merito alla paventata “ridefinizione dei percorsi del museo civico e della sua tipologia, non archeologica ma territoriale” (si legge negli atti). Un cambiamento che avverrebbe a pochi anni dalla conclusione dei lunghi lavori di allestimento, oggetto di un importante finanziamento da parte della Regione. "L’eventuale ridefinizione della tipologia del museo - sottolinea Pintori - oltre che impedire per lungo tempo la fruizione pubblica di un importante servizio culturale ed educativo per la città, esporrebbe le collezioni in esso attualmente esposte al rischio di smembramento. Queste, infatti, risultano costituite da reperti archeologici di eccezionale interesse, per la quasi totalità di proprietà statale, concessi al Museo “in deposito temporaneo” per fini espositivi sulla base di uno specifico progetto scientifico e di allestimento, con l’obbligo per l’Ente di curarne la valorizzazione e assicurarne la fruizione pubblica, oltre alla conservazione, in modo conforme a quanto stabilito".
© RIPRODUZIONE RISERVATA