Tribunale di Frosinone, va all'asta un immobile al giorno:
procedure esecutive in aumento

Tribunale di Frosinone, va all'asta un immobile al giorno: procedure esecutive in aumento
di Alessandro Redirossi
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Lunedì 24 Aprile 2017, 17:34
Un immobile al giorno all’asta e un incremento delle nuove procedure esecutive a cavallo fra 2015 e 2017. È il preoccupante quadro che emerge dai numeri del Tribunale di Frosinone rispetto alle esecuzioni immobiliari (case, terreni, eccetera) nel distretto di competenza del Palazzo di Giustizia del capoluogo ciociaro.
Fra il 1 gennaio e il 28 marzo di quest'anno al Tribunale di Frosinone si sono registrate ben 84 nuove esecuzioni immobiliari in 87 giorni: all’asta sono andati 0,97 immobili al giorno. Mentre le procedure pendenti (ereditate dagli anni passati) sono 1322. La media di quasi una casa o un terreno all’asta al giorno di questo primo scorcio di 2017 sembra confermare il trend negativo registrato nel 2016 e collegato anche alla forte crisi economica del territorio. Se fra 2013 e 2015  le nuove esecuzioni immobiliari erano scese da 447 a 311, dall’anno scorso si è registrata una nuova impennata di immobili all’asta, passando da 311 a 393 nuove procedure. L'inizio del 2017 sembra confermare il trend con una media giornaliera parziale superiore a quella del 2015.
Superando i confini del distretto del Tribunale del capoluogo, poi, secondo il Report "Aste 2016" realizzato da Astasy srl Milano e patrocinato dall’Associazione Tsei, nel 2016 nel territorio provinciale si è arrivati a contare 3126 immobili all’asta (fra esecuzioni nuove e pendenti): l’1,17% delle esecuzioni immobiliari italiane.
A sollevare l’allarme per il fenomeno nel Frusinate è da anni lo Sportello antiusura bancaria Cofile. «Da  tempo cerchiamo di gettare una luce sul fenomeno delle case all’asta – spiega il presidente di Cofile Antonio Mattia – Bisogna porre attenzione rispetto alla vendita all’asta delle case a "prezzo vile", per valori di molto inferiori rispetto a quello reale. Succede per via dei meccanismi dell’asta, in cui il prezzo dell’immobile arriva a decurtarsi in maniera esagerata. Chiediamo poi alle Istituzioni di vigilare sulle dinamiche che si celano dietro le aste e sul fatto che spesso le famiglie per non perdere il bene cadono anche nel vortice dell'usura e delle speculazioni. Fra il 2015 e il 2016, abbiamo creato una commissione d’inchiesta proprio sulle case all’asta, esaminando caso per caso le procedure. Siamo riusciti a rimandare anche alcuni sfratti e purtroppo ci sono stati anche casi drammatici a Frosinone. Chi perde la casa all’asta viene spesso sfrattato senza trovare sostegno o strutture in cui poter essere ospitato. La nostra associazione – aggiunge – assiste le famiglie tramite figure esperte e avvocati, fra cui ad esempio Beniamino Zompa, nell’ambito della verifica delle procedure esecutive e dei fenomeni di usura e sovraindebitamento. Le Istituzioni spesso lasciano soli coloro che cadono in disgrazia. E anche chi tenta di aiutarli, come noi».  Mattia spiega che lo sportello antiusura attende ancora diversi rimborsi dalla Regione. «Aspettiamo ancora i rimborsi regionali del 2011, per dare un’idea. Nel frattempo noi in questi anni abbiamo dovuto anticipare le spese dello sportello e siamo in difficoltà. Mi appello nuovamente al presidente Zingaretti affinché intervenga. Io dal 1 maggio 2016 ho iniziato anche uno sciopero, decidendo di non tagliare più i miei capelli per ogni giorno che passa. Le Istituzioni dovrebbero invece prendere di petto quella che è una vera e propria piaga».
 
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