Marino: sapevo di essere innocente, i romani sono stati violentati. Qualcuno si chieda ora se ha statura da statista

Marino: sapevo di essere innocente, i romani sono stati violentati. Qualcuno si chieda ora se ha statura da statista
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Venerdì 7 Ottobre 2016, 16:21 - Ultimo aggiornamento: 17:45
«I romani sono stati violentati». Lo sostiene l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino dopo l'assoluzone nel processo sulla vicenda ribattezzata "scontrino-gate".

«Il conto di certe azioni le paga il paese, soprattutto quando riguardano la capitale di Italia. Qualcuno ora si dovrebbe guardare allo specchio e capire se ha la statura di statista e farsi un esame di coscienza», ha continuato l'ex sindaco riferendosi alla decadenza della sua giunta un anno fa dopo che i consiglieri Pd si dimisero davanti al
notaio.

«Nella nostra Capitale un anno fa la nostra democrazia è stata lesa, la verità è stata negata e centinaia di migliaia di romani sono stati violentati nella loro scelta democratica», ha sottolineato ancora l'ex sindaco di Roma. Violentati, secondo Marino, «da un piccolo gruppo di classe dirigente che si è rifugiato nello studio di un notaio invece di presentarsi in un'Aula come avviene in tutte le democrazie del mondo o almeno nei Paesi che la democrazia ce l'hanno». «Siamo a un anno di distanza dal momento in cui mi dimisi sotto pressioni politiche e mediatiche - ha detto l'ex sindaco - davvero gravissime, infanganti e offensive».

Marino è arrivato alle 16 all'Hotel Nazionale accanto a Montecitorio, atteso da un nugolo fotografi, cameramen, giornalisti e accolto dai suoi sostenitori per la conferenza stampa convocata dopo la notizia dell'assoluzione. L'ex sindaco della capitale è giunto trafelato, protetto dalla sicurezza, e ha preferito non parlare prima della conferenza stampa. In compenso, ha salutato un nutrito gruppo di persone che lo hanno appoggiato nel corso dell'ultimo, travagliato, scorcio di mandato e sostenuto nel corso dell'inchiesta e del procedimento. Molti applausi all'indirizzo dell'ex primo cittadino, sorrisi e qualche lacrima.

«I mio futuro politico? Devo dire che non è questo il momento per prendere decisioni ma è invece un momento di riflessione su quello che è stato e su quello che verrà», aveva commentato Marino a caldo subito dopo l'assoluzione. «Questa decisione sarà oggetto di valutazione in sede politica e sarà criticata o lodata espressamente a seconda dei punti di vista. Per me questa decisione ha soltanto il valore del ripristino della verità e della conseguente mia interiore tranquillità», aveva aggiunto.

«Innanzitutto desidero ringraziare i miei avvocati, Enzo Musco, Franco Moretti e Alessandra Martuscelli, i quali con passione e vera dedizione e con alta professionalità si sono battuti perché la verità fosse affermata - aveva continuato l'ex sindaco di Roma - e desidero sottolineare come anche nei momenti più bui di questa vicenda io non ho mai cessato di credere alla giustizia. La strategia vincente è stata quella di chiedere un confronto tra le tesi oggi bocciate dal Tribunale e le affermazioni di verità che durante questo lungo anno ho pronunciato in ogni sede».



 
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