Come cambierà la scuola? Maturità, supplenze, borse di studio: il piano

Come cambierà la scuola? Maturità, supplenze, borse di studio: il piano
di Lorena Loiacono
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Domenica 12 Marzo 2017, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 10:30

La scuola cambia. E lo fa, cambiando la riforma: in settimana arriverà il parere del Parlamento sugli 8 decreti attuativi, necessari per portare a regime la Buona scuola. Gli schemi sono in discussione alle Camere dal 14 gennaio scorso quando, in Consiglio dei ministri, la ministra all'istruzione Valeria Fedeli ne chiese l'approvazione: «Fu una scelta politica, la mia ha spiegato per non buttare via tutto il lavoro fatto dal ministero negli ultimi due anni. Abbiamo ascoltato associazioni e sindacati in audizione. Ora ne vedremo i risultati».

Arriveranno quindi entro venerdì i pareri delle Commissioni istruzione e Bilancio della Camera e del Senato su temi decisivi per il mondo della scuola. E il ministero dell'istruzione dovrà prenderli in considerazione. Ma vediamo come cambierà la scuola italiana al termine di tutto questo processo legislativo, quando la riforma della riforma passerà alla fase attuativa.

GLI ESAMI
Per l'ammissione alla maturità, è in arrivo una novità che piace molto agli studenti. Nel testo varato dal governo si stabilisce che per essere ammessi all'esame finale delle superiori non sia più necessario avere la sufficienza in tutte le materie: basta la media del 6. Questo però è risultato forse il punto più controverso di tutti i decreti attuativi: per molti si tratterebbe di una semplificazione eccessiva. La commissione così ha bocciato il decreto del governo. Nel parere formulato dai parlamentari, si chiede di dare carta bianca ai consigli di classe: l'obbligo di sufficienza in tutte le materie deve rimanere, ma si concede ai docenti la libertà di fare eccezioni per i singoli casi, evidenziando gli eventuali 5 o 4 (che quindi peserebbero sul voto finale). Paradossalmente però si otterrebbe anche il risultato di far arrivare all'esame studenti che hanno una media più bassa del 6.

MAL DI SUPPLENZA
Troppi supplenti e troppi trasferimenti dei docenti di ruolo: quest'anno sono stati infatti 142mila i contratti a termine, nonostante le 100mila immissioni in ruolo del 2015, e ben 207mila le richieste di trasferimento per la mobilità straordinaria. Uno tsunami che ha travolto soprattutto la didattica. Anche quest'anno sarà possibile spostarsi ma la mobilità sarà ordinaria e parziale, così come le assegnazioni provvisorie saranno più controllate.

BORSE DI STUDIO E TASSE
Da settembre prossimo saranno a disposizione 10 milioni di euro per le borse di studio per gli studenti degli ultimi due anni delle superiori da spendere per libri di testo, trasporti ed eventi culturali. L'esonero totale dalle tasse scolastiche si estende a tutti: oggi arriva fino al terzo anno delle superiori, dal 2018 al quarto anno e poi, a seguire, al quinto. Per monitorare le reali criticità, nasce la Conferenza nazionale formata da associazioni dei genitori e degli studenti seduti al tavolo con i ministeri all'istruzione, ai beni culturali e alle infrastrutture.

STUDIARE ALL'ESTERO
Sarà più semplice e per tutti, studiare in un Paese europeo. Per la ministra Fedeli, infatti, è necessario «dare un'accelerata al progetto, oggi riservato solo all'1,2% della popolazione giovanile interessata. Le risorse sono state già incrementate, ma faremo ancora di più perché aumentino le possibilità di partecipazione, aprendo anche ai giovanissimi studenti delle scuole e anche a Paesi non dell'Unione europea».

STIPENDI E CARRIERE DEI DOCENTI
Un'intera categoria è in attesa del rinnovo del contratto, fermo da 7 anni.

La firma potrebbe arrivare entro l'anno e porterà con sé circa 85 euro di più in busta paga. Per gli insegnanti resta l'incognita della chiamata diretta, affidata ai presidi ma ancora in attesa di norme precise per l'attuazione, e una selezione più dura e lunga, con 3 anni di formazione dopo il concorso, per l'accesso all'insegnamento. Per il sostegno inoltre saranno necessari 120 crediti formativi, rispetto ai 60 attuali.

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