Podisti derubati alla Roma-Ostia sfidano i rom per recuperare portafogli, telefonini e chiavi di casa

Podisti derubati alla Roma-Ostia sfidano i rom per recuperare portafogli, telefonini e chiavi di casa
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Lunedì 13 Marzo 2017, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 10:12

Correre la mezza maratona Roma-Ostia inseguendo il vento è stata, alla fine della giornata, la questione meno faticosa. E rischiosa. Il molto peggio è arrivato dopo, quando una trentina di atleti della Podistica Luco dei Marsi  ha ritrovato il pullman completamente ripulito: addio a zaini e borse con abiti di ricambio, portafogli, telefonini, orologi, chiavi di casa. Un disastro. E fin da subito, hanno raccontato i podisti alla polizia, era evidente che gli autori del furto andavano cercati fra i nomadi accampati a Roma e dintorni. Sì, ma dove? Tanto vale lasciar perdere, si sono insomma sentiti rispondere i podisti, sempre in pantaloncini e canottiera. Gli abruzzesi non si sono tuttavia dati per vinti e grazie all'app di geolocalizzazione hanno visto che uno dei telefonini rubati si trovava nel campo nomadi di Castel Romano. 
E nonostante fossero stati sconsigliati dalle forze dell'ordine, i podisti hanno raggiunto con il pullman il campo venendo a sapere che borsoni e vestiti erano stati gettati in una vicina discarica. Meglio di niente, perché almeno i podisti avrebbero finalmente potuto cambiarsi d'abito. Nel frattempo, però, la tensione è salita all'accampamento con gli abruzzesi che si sono visti circondare dai nomadi. E solo all'arrivo della polizia i podisti, ormai stremati e con il sole al tramonto dopo una giornata estenuante, hanno potuto cercare fra i rifiuti i loro borsoni e i loro abiti, effettivamente recuperando una parte del bottino, quella di minor valore, naturalmente. "Podisti derubati... ma non della propria dignità" hanno infine scritto con orgoglio sul loro sito web.

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