Monsignor Romero vicino alla santità: a Roma il dossier del miracolo

Monsignor Romero vicino alla santità: a Roma il dossier del miracolo
di Franca Giansoldati
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Lunedì 20 Marzo 2017, 19:40 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 16:01
Città del Vaticano – L’arcivescovo di San Salvador ha appena annunciato di avere inviato in Vaticano i documenti necessari del miracolo destinato a portare (presto) alla canonizzazione monsignor Romero. Monsignor Luis Escobar Alas ha informato che tutta la pratica è nelle mani dei teologi e dei medici alla Congregazione dei Santi. Spetterà loro studiare nel dettaglio il caso e pronunciarsi. Il riconoscimento della santità dell’arcivescovo salvadoregno ucciso dagli squadroni della morte nel marzo del 1980 mentre celebrava la messa, si avvicina. 

E' già stato proclamato beato due anni fa, nel corso di una cerimonia a San Salvador tenuta dal cardinale Amato – prefetto della Congregazione – a nome di Papa Bergoglio. Sul suo martirio per anni in Vaticano era calato il silenzio. Una ampia fetta della curia sotto il pontificato di Papa Wojtyla riteneva che il «vescovo rosso», come lo chiamavano per difendere la popolazione vessata dalla feroce dittatura, fosse troppo vicino alla Teologia della Liberazione, così come ai movimenti di stampo marxista che in quell’epoca dilagavano in tutta l’America Latina. Accuse che sono state tutte smontate con l’arrivo di Papa Bergoglio.  

Monsignor Oscar Romero è stato un «vescovo martire» capace di «vedere e ascoltare la sofferenza del suo popolo» ha scritto Bergoglio in una lettera inviata tempo fa all’arcivescovo di San Salvador, in occasione della. «La voce del nuovo Beato ricorda a ognuno di noi che la Chiesa non può avere alcuna divisione». Romero è stato «un esempio dei migliori figli della Chiesa» che seppe costruire la pace «con la forza dell’amore fino all’estremo sacrificio della vita. cuore di padre, si è preoccupato delle maggioranze povere, chiedendo ai potenti di trasformare le armi in falci per il lavoro». Uno che si batteva per un ordine sociale più giusto e più equo.
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