Violenza di gruppo, disposti nuovi accertamenti sui telefonini

Carabinieri comando provinciale Frosinone
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Giovedì 18 Maggio 2017, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 18:44
Vanno avanti senza sosta le indagini della Procura della Repubblica di Frosinone sul caso della presunta violenza consumatasi secondo le accuse a fine settembre 2016 in due ville adiacenti alla periferia di Ferentino. Presunta vittima una ragazza  poco piu' che maggiorenne residente in un comune del Frusinate che ha denunciato ai carabinieri della Compagnia di Anagni, guidati dal capitano Giovanni Camillo Meo di essere stata violentata a turno da sette ragazzi di origini Rom residenti nel Capoluogo. Tutti giovani tra i 20 ed i 35 anni che, dopo le indagini, non ancora terminate da parte dei carabinieri, sono finiti in carcere con la pesante accusa di violenza sessuale di gruppo. In questi giorni la Procura della Repubblica, su decisione del Pm, dottoressa Ticino ha affidato ad un perito elettronico, il compito di analizzare i telefonini dei sette indagati e quello della presunta vittima per verificare la presenza di messaggi watshapp o sms sia prima che dopo l'accaduto. Le indagini dei militari che hanno analizzato i telefoni e le schede SIM oltre alle intercettazioni telefoniche non permettono infatti senza l'ausilio di specifiche attrezzature, tracce di messaggi nelle chat, watshapp o messenger ed SMS che potrebbero essere stati cancellati dagli indagati. I sette indagati sono stati arrestati dopo alcuni giorni dai fatti. I militari avrebbero raccolto indizi sulla scorta della denuncia della ragazza. La giovane secondo la denuncia fornita ai carabinieri, aveva conosciuto uno dei ragazzi sui social network. Ne era nata una amicizia che li aveva portati a frequentarsi. La sera della presunta violenza, i due si erano dati un appuntamento in una piazza di Frosinone dalla quale avrebbero poi raggiunto le due ville in località Forma Coperta a Ferentino. Qui si sarebbe consumata la violenza sessuale di gruppo durata circa 20 minuti fino a quando la ragazza sarebbe riuscita a fuggire e con l'aiuto di una passante a lanciare l'allarme ai carabinieri ed al 118. Dopo l'arresto dei sette che si sono sempre dichiarati innocenti parlando di "serata tra amici a sfondo sessuale con la ragazza consenziente" ci sono state le analisi dei Ris sui vestiti  della ragazza e nelle ville e le analisi dei telefoni. Ora l'esperto è a caccia dei messaggi che potrebbero essere stati cancellati dagli indagati che restano in carcere. Nel collegio difensivo tra gli altri gli avvocati Tony Ceccarelli, Marco e Raffaele Maietta. La ragazza è difesa dall'avvocato Mario Cellitti. Le ville nelle quali si sarebbe consumata la violenza sono state confiscate alla criminalità organizzata e finite tra le proprietà del comune di Ferentino. Malgrado ciò continuavano ad essere "visitate" tra le familiari degli indagati che dopo la denuncia hanno ricevuto il foglio di via obbligatorio da Ferentino.
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