CivitaFestival, due giorni di teatro con i vincitori del Roma Fringe Festival

Mozza di Claudia Gusmano
di Ugo Baldi
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Giovedì 13 Luglio 2017, 16:58
Al 29° CivitaFestival, sono in arrivo due giorni di teatro 14 e 15 luglio con Mozza di Claudia Gusmano, entrambi vincitori del Roma Fringe Festival.  Dallo stretto sodalizio nato tra il CivitaFestival e il Roma Fringe Festival, ogni anno la direzione artistica affidata a Fabio Galadini sceglie tra le proposte del più noto fringe italiano, un vincitore da portare in scena sulla grande piazza dello storico festival civitonico.

Quest’anno la scelta è caduta su due spettacoli, due monologhi intensi e raffinati, al tempo stesso poetici e contemporanei: Mozza di e con Claudia Gusmano e 9841 Rukeli, di Farmacia Zoè con Gianmarco Busetto. Vincitore "Miglior Drammaturgia", "Miglior attrice" e "Fringers to fringers" al Roma Fringe Festival 2016, "Mozza" (al XXIX Civitafestival il 14 luglio)è un monologo scritto, diretto ed interpretato da Claudia Gusmano che racconta con poesia e delicatezza la storia di una giovane donna e del suo bisogno di libertà. Intimo, denso e appassionato, "Mozza" racconta di acqua troppo salata da bere e di terra troppo pesante da sorreggere, di una donna marinaia per desiderio ma come spesso accade "mozzata" per volontà.

Un universo sospeso nel tempo e nello spazio che riporta sul palco il profumo di salsedine, la brezza marina e i colori di una Sicilia arcaica dove a vincere è il bisogno irrinunciabile e necessario di essere se stessi.
Vincitore miglior spettacolo del Roma Fringe Festival 2016, in 9841/Rukeli, (sul palco del Civitafestival il 15 luglio) Gianmarco Busetto narra la storia vera del pugile tedesco di origine sinti Johann Trollmann detto Rukeli. La vicenda umana e sportiva di un uomo che, da solo, ha osato sfidare la propaganda nazista con uno dei più geniali e potenti atti di comunicazione della storia. Un atto d’amore e dignità che si racconta sotto la pelle tragica di una Germania sfigurata e che emerge nel tempo e nei luoghi di oggi, più vivo di allora, con la forza della riflessione.
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