Rieti, Solsonica:
soluzione lontana

Solsonica
di Alessandra Lancia
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Lunedì 17 Luglio 2017, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 13:01
RIETI - Giorni decisivi per la sopravvivenza del Gruppo Gala: alla crisi finanziaria - che in aprile ha spinto il cda a presentare la domanda di concordato preventivo con riserva - si è aggiunto ora il braccio di ferro con le società di distribuzione di Enel, A2A, Acea ed Hera, che avendo risolto il contratto di trasporto di energia con Gala, rischia di lasciare i clienti della spa romana senza fornitore di energia elettrica. E il gruppo, guidato da Filippo Tortoriello, esposto al concreto rischio di fallimento. A giorni si discuteranno i ricorsi di Gala contro queste società per sventare le ipotesi più estreme, ma tanto il Giornale quanto il Fatto Quotidiano parlavano, sabato e domenica, di rischio fallimento per la società guidata dal capo degli Industriali del Lazio, nel 2014 astro nascente del listino Aim della Borsa di Milano.

LE CONSEGUENZE
E soprattutto gruppo che detiene il 100% di Gala Tech, dal 2015 in predicato di acquisire Solsonica e di avviarne un processo di reindustrializzazione. Un processo mai partito, anche se incredibilmente molti reatini sono convinti che a Colle Puzzaro si lavori ancora, e che ora rischia di non partire più se il crollo di Gala dovesse portare con sé anche la controllata Gala Tech. «E' la ragione per cui chiediamo da settimane di tornare al tavolo del Ministero dello Sviluppo con l'azienda - dice Luigi D'Antonio(Fiom Cgil) - c'è un accordo che prevede il riassorbimento dell'intera forza lavoro ex Solsonica entro il 2017 e c'è un piano industriale, che aveva messo a punto l'ex ad Antonio Perfetti, rispetto al quale si cercava un investitore. Noi partiamo da qui e chiediamo al Ministero di dare seguito a queste opzioni. Oppure a cercare soluzioni alternativeZ. Detto che Gala Tech da febbraio aveva sostanzialmente «disdetto» l'accordo sindacale, e che da aprile la situazione è precipitata sia sul piano finanziario e ora anche su quello commerciale, diventa veramente difficile pensare a una ripartenza di Solsonica, con i suoi ultimi 124 addetti. Ma a qualcuno interessa?
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