«Qualcuno, quando abbiamo parlato della Contea, aveva sorriso - commenta Pirozzi - e invece è proprio questo strumento che oggi permette alle attività economiche di ripartire. Quando abbiamo visto che l'ordinanza 9/2016 del Commissario Errani evidenziava delle criticità - che di fatto avrebbero potuto impedire alle nostre attività commerciali di avere un adeguato contributo all'avvio dell'attività, prevedendo documentazione troppo difficile da produrre in una terra devastata come la nostra - avremmo potuto fare una grande protesta, ne avrebbero parlato i giornali ma non avremmo risolto il problema. Abbiamo deciso di risolvere il problema. Ma questo risultato si deve a due fattori: il primo, la grande solidarietà degli italiani; il secondo, la affidabilità di questo consiglio comunale. Abbiamo una grande responsabilità, che ci deriva proprio dalla grande solidarietà ricevuta», ha proseguito.
«Se non riaprono le attività commerciali - ha raccomandato poi il primo cittadino - Amatrice è finita. Si tratta di una vera e propria sfida di credibilità verso il mondo che ci guarda. E noi siamo in gioco, fino alla fine».
Il regolamento è stato pubblicato sabato stesso in albo pretorio, e da sabato scorso è cominciata la decorrenza dei dieci giorni necessari per la sua efficacia.
«Questo - dice ancora Pirozzi - è solo il primo intervento della Contea, perché nei prossimi giorni chiederemo all'Ufficio della Ricostruzione i dati delle istruttorie che riguardano anche le imprese che hanno delocalizzato in aree private e i dati degli artigiani. Siamo pronti, se le risultanze saranno analoghe, ad aiutare anche questi nostri cittadini. La strada è una sola - ha concluso il Sindaco - ed è quella dell'identità, Amatrice è un simbolo, e va difeso. Ho allenato faticosamente per mesi questa comunità, adesso mi aspetto che risponda con slancio e senso del dovere. È arrivato il momento di dimostrare chi siamo, sul campo. Quella del 29 luglio - l'inaugurazione dell'Area Food per i nostri ristoratori - è una partita di campionato, non un'amichevole. Lo dico agli Amatriciani: dimostriamo di meritare la grande solidarietà del popolo italiano».
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