A vedere alcuni capi delle collezioni invernali viene in mente una canzone. “Una zebra a pois a pois” cantava Mina nel 1960, e appunto i pois vanno e vengono ma non passano mai di moda. I puntini sono gioia di vivere, divertimento...basti pensare alla gonna di Minnie. Una stampa allegra e retrò, soprattutto femminile: Marylin Monroe era solita indossarli.
Micro o maxi, addirittura ton sur ton applicati su tessuti trasparenti con un gioco molto seducente, i pois saranno la fantasia più divertente e più trendy dell'autunno inverno 2017/2018. Il puntinismo optical colorerà i vostri capi: black and white e piuttosto evidenti persino per gli abiti da sera, piccoli e leggermente più discreti per rendere più divertenti i soliti tailleur. Il pois da sempre regala un tocco bon ton a chi lo indossa. Qualcuna lo detesterà.
Ma bolle e puntini potranno essere un ottimo alleato per farvi notare e rendervi chic ed originali in diverse occasioni. Dando uno sguardo alle collezioni degli stilisti più in voga vi verrà senz’altro voglia di indossarli. Rispetto al passato i pois sono stati utilizzati per realizzare capi strutturati arricchiti di rouche come proposto da Giambattista Valli, o più scivolati, con un gioco di vedo e non vedo molto sexy secondo i diktat di Francesco Scognamiglio e Blugir. Iconico e molto apprezzato l’abito bianco, lungo e ampio, a bolle nere di Balenciaga.
Tailleur con gonna per Emporio Armani, classico tubino arricciato per Dolce & Gabbana. Saint Laurent ne crea una versione metal: elegante e luccicante con lustrini applicati su tessuti preziosi come il velluto dando un effetto di luce a pois. Fendi interpreta a modo suo e applica pon pon di pelliccia colorati sui maglioni. Preparatevi quindi a dare una nuova allure ai soliti vestiti a tinta unita, al solito tubino invernale con una ricca dose di bolle o piccoli puntini. Ma se non ve la sentite di vestire alla minnie, o se i polka dots vi fanno sentire pin up anni ‘50, buttatevi sugli accessori e arricchite comunque di pallini i vostri outfit più monotoni.
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